Melbourne 2022 sta iniziando a regalare soddisfazioni: oro per la 4×100 stile libero maschile e la 1500 maschile. Paltrinieri continua a scrivere la storia del nuoto.
Una prima giornata tra luci e ombre per l’Italia del nuoto. Melbourne 2022 sta iniziando a entrare subito nel vivo con le prime finali. Gli azzurri della FIN conquista le prime due medaglie con Gregorio Paltrinieri e il quartetto della staffetta di stile libero composto da Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Paolo Conte-Bonin e Leonardo Deplano. Due ori e azzurri dietro solo all’Australia nel medagliere.
Le eliminatorie e prime finali: Panziera e Scalia fuori, Razzetti illude, primi ori per la Federnuoto
Un primo round che inizia in maniera soft per l’Italia. Prima gara che vede l’assenza di Simona Quadarella nella prima delle gare dalla lunga distanza. Non presente anche la detentrice del World Record Li Bngjie. Podio che viene conquistato dalla padrona di casa Lani Pallister e subito dietro la neozelandese Erika Fairweather.
Non inizia bene l’avventura per l’Italia, dunque, che alla prima gara utile perde la campionessa del dorso Margherita Panziera, eliminata già alla prima fase. Va avanti Silvia Scalia, che nella mattinata, però, non riesce a replicare chiudendo la 100 dorso all’ultimo posto. Crono ben oltre i suoi tempi abituali: 58.02, oltre due secondi in più rispetto al tempo di entrata.
Si distingue nella stessa specialità Lorenzo Mora, partito come secondo favorito dietro Glinta. Il rumeno, però, non ha rispettato le aspettative non riuscendo a rientrare nei sedici delle semifinali. Il dorsista italiano, invece, chiude conquistando la finale con il terzo tempo, dietro allo statunitense Murphy e al polacco Stokowski. Delude un po’ Christou, solo quarto nella graduatoria di entrata in finale.
Niente finale anche per Silvia di Pietro, che dopo la qualificazione in nottata, nei 50 farfalla non riesce a conquistare un buon posto per il prosieguo della specialità. Delude Curzan, che partiva come favorita, mentre si conferma la McNeil, prima nella qualificazione.
Nella stessa specialità, sponda maschile, arrivano i primi record. L’ascendente Noe Ponti, infatti, si prende il primo posto in qualificazione alla semifinale, ma anche il record mondiale Junior, con un 22.01 eguagliato dal singaporiano Teng. Sessione velocissima, vicinissima a stracciare il record mondiale di 21.75 del brasiliano Santos, eguagliato poi dall’ungherese Szabo.
Matteo Rivolta si distingue, comunque, con un buon quinto posto in fase eliminatoria, ma peggiorando il suo personale di 22.07. Un tempo che viene poi vanificato dalla falsa partenza nella semifinale. Un handicap che ha portato di conseguenza alla squalifica. Si confermano Szabo e Carter, ma si attendono gli exploit anche di Santos e Le Clos.
Per Ceccon non arriva la qualificazione, ma il riscatto nella staffetta maschile dei 4×100 di stile libero. Infatti, nel quartetto di partenza in semifinale non compare il dorsista campione del mondo ed europeo, presente però in finale. Alessandro Miressi, Manuel Frigo, Leonardo Deplano e Paolo Conte Bonin si prendono il primo posto nella gara di apertura, con un buon sprint dell’esordiente Conte-Bonin, che chiude la staffetta.
In finale confermati Miressi, Deplano e Conte-Bonin, ma a chiudere la staffetta c’è il campione di Schio. Apre Miressi con una frazione che lo porta già in posizione di leader, ma ci pensa Conte-Bonin in seconda frazione ad iniziare a macinare centesimi e tenersi stretto un primato, che con Deplano e Ceccon va a stracciare il record del mondo degli USA di 3:03.03. Per i quattro un primo posto, medaglia d’oro e 3:02.75. Australia seconda.
Nella femminile, però, l’Australia si prende non solo la massima medaglia, ma anche il nuovo record mondiale stracciando il 3:26.53 dell’Olanda. per il poker di stileliberiste un 3:25,41 al termine di una gara al cardiopalma. Rimontano, infatti, le padrone di casa, combattente bracciata su bracciata con le statunitensi che comunque avevano infranto il record delle leonesse siglando un 3:26.29
Nei 200 misti maschili Alberto Razzetti si fa trovare pronto in fase di eliminatoria rimontando e conquistando il primo posto in batteria. In finale, però, non riesce a bissare e arriva al sesto posto migliorando il tempo della prima gara. Non è bastato ad arrivare a podio. Primo posto per Sates, Foster e Knick a chiudere il terzetto a medaglia. Non si confermano gli accreditati Casas e Seto.
Paltrinieri e la 1500 stile libero: medaglia e storia per il fondista
La prima medaglia in ordine di tempo azzurra è quella d’oro conquistata da Gregorio Paltriniri nella terza serie dei 1500 stile libero. Dopo le prime due serie della nottata italiana, mattinata australiana, SuperGreg entra in vasca soffrendo ma conquistando per la seconda volta la 1500 in vasca corta. Il fondista di Carpi vince dopo anni di astinenza. Ultima medaglia d’oro nei 25 metri di Paltrinieri risaliva al 2014.

MELBOURNE, AUSTRALIA – DECEMBER 13: (L-R) Silver medallist Damien Joly of France, Gold medallist Gregorio Paltrinieri of Italy and Bronze medallist Henrik Christiansen of Norway
Una gara sofferta, in cui parte forte come nel suo stile, ma nel quale il giapponese Takeda prova a tenere il passo, sfiorando il sorpasso. Ad un terzo di gara il nuotatore del Sol Levante inizia ad appesantire la bracciata e a perdere centesimi scivolando prima al terzo e poi al quarto posto. Al contrario Christiansen riesce a star dietro a Paltrinieri per un buon scorcio di gara, andando anche a mordere le caviglie, buttando il braccio più avanti dell’azzurro. In subacquea Paltrieri perde qualcosa, ma riesce ad tenersi sempre al primo posto.
A 300 metri dalla fine arriva lo sprint finale, mentre il norvegese perde terreno contro il francese Joly, autore di una gara in progressione. Risalita del transalpino che chiude al secondo posto.