Lys Gomis, noto portiere ex serie A ed ex Paganese, nelle ultime ore è stato squalificato fino al 13 ottobre 2023. Il motivo di tale sospensione viene specificato nel comunicato: “Dopo la convalida del 3-3, il portiere del Genola, signor Lys Gomis, raggiungeva di corsa l’arbitro che si dirigeva a centrocampo e lo afferrava per il collo, provocandogli dolore, oltre ad insultarlo ripetutamente…
…il Signor Gomis continuava a insultarlo e minacciarlo, con una tale veemenza da indurlo a richiedere l’intervento di una volante dei Carabinieri“.
Subito dopo aver ricevuto tali accuse, il portiere in forza al Genola, squadra di Seconda Categoria, ha prontamente smentito il tutto tramite i propri profili social, denunciando chi ha confermato tale tesi senza avere delle prove. A tal proposito Lys Gomis è stato intervistato dalla nostra redazione per fare chiarezza sull’accaduto.
Lys puoi raccontarci come sono andate le cose?
“Era una partita divertente e combattuta, vincevamo 3-2 ed avevo fatto anche un assist (ride ndr); all’ultimo minuto un cross dove c’era anche il portiere avversario a saltare, tra l’altro mio amico, e dopo un passaggio all’interno dell’area pareggiano. Il gol era in fuorigioco perchè l’avversario era più avanti di tutti, allora vado verso l’arbitro e gli dico “E’ fuorigioco, fischia”, ripetendolo più di una volta. L’arbitro fischia la fine e dopo una mia ulteriore protesta decide di cacciarmi fuori e ridermi in faccia. A quel punto continuo a protestare, ma non mi sono mai avvicinato a lui per cercare il contatto fisico, è da pazzi pensare una cosa del genere”.
Nel comunicato si legge che tu stavi raggiungendo l’arbitro verso il centrocampo, è vero?
“Assolutamente no. L’arbitro ha fischiato la fine dopo il gol del 3-3 ed è andato direttamente negli spogliatoi, dunque come ho fatto a rincorrerlo verso la metà campo? Sono state scritte tutte bugie ed io di questo ne prenderò atto, perchè sono stato descritto come un violento e non lo sono. Io ho una figlia e le dico sempre che la violenza è un mezzo inutile, dunque non possono descrivermi come tale. Io ho avuto rispetto per l’arbitro, addirittura a fine primo tempo gli ho chiesto scusa se in un’occasione ho alzato la voce con lui chiedendogli di fischiare un fuorigioco.
Io sono in Seconda Categoria per divertirmi e ripartire, non ho mai pensato di rovinarmi la carriera e la vita a causa di un episodio di violenza e per questo motivo determinate accuse mi fanno male”.
Squalifica di oltre un anno, adesso cosa accadrà?
“La mia società ha già presentato il ricorso, ma io non mi fermo qui, ho già chiamato il mio avvocato perché siamo andati oltre l’ambito calcistico e sono stato attaccato umanamente. Ho una scuola calcio di bambini e mi occupo di molte iniziative per i disabili, non posso pagare per una cosa che non ho commesso ed apparire come un cattivo esempio. Le bugie e gli sbagli si pagano sempre e così dovrà essere, ho anche calciatori della squadra avversaria che sanno realmente come sono andate le cose. 1 anno e 6 mesi di squalifica sono troppi da scontare per una bugia”.