I festeggiamenti per i 119 anni dalla fondazione della Lazio hanno portato a scontri con un gruppo di ultras biancoceleste e le forze dell’ordine, giusto per dare un ulteriore segnale di quanto questi gruppi non hanno nulla a che vedere col calcio. Da quanto ricostruito, un gruppo di tifosi, a volto coperto, si è staccato dai circa 2500 presenti in piazza e ha iniziato a lanciare bottiglie e altri oggetti contro la polizia che ha risposto con cariche, lacrimogeni e idranti.
La Procura di Roma ora indaga sui fatti avvenuti e a piazzale Clodio si attende un’informativa della Digos, il procedimento è coordinato dal procuratore aggiunto Francesco Caporale, si ipotizzano reati di violenza privata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per ora è arrivato un solo arresto con tre “tifosi” denunciati.
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito non ha mascherato la sua rabbia: “Io rispondo dei comportamenti della società, non dei singoli comportamenti di pseudo-tifosi. Come ha detto il ministro Salvini la responsabilità è personale. Per me i tifosi sono quelli che partecipano in modo appassionato alla vita della squadra del cuore nel rispetto delle regole, tutto gli altri fanno delle scelte diverse e ne risponderanno. Chi tifa lo deve fare nel rispetto delle regole, e noi cerchiamo di adottare comportamenti che sono all’insegna dei valori fondanti della società civile”.