“E’ uno scudetto arrivato inaspettatamente: pensavamo di dover liquidare la pratica Atalanta questa sera, non avevamo immaginato la sconfitta della Roma a Catania”. Ai microfoni di ‘Radio Anch’io lo Sport’ su Radio1, il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, si gode un titolo giunto prima del previsto ma non per questo meno entusiasmante. “Bisogna rendere onore alla Roma per la stagione straordinaria che ha fatto – premette il dirigente bianconero – purtroppo per lei anche la Juve ha fatto altrettanto. Peccato per loro e ci dispiace, ma hanno stimolato domenicalmente le nostre forze“.
“Erano sempre alle nostre calcagna – ricorda il dg – e per questo e’ servito uno sforzo ulteriore, che senza un avversario cosi’ aggressivo, non sarebbe stato necessario”.
Vinto il terzo titolo di fila, si pensa gia’ al futuro, con i nodi legati alle posizioni di Conte e Pogba: “Sono due elementi cardine di questa straordinaria cavalcata. Conte e’ uno dei migliori allenatori al mondo, riesce ad abbinare e inculcare cultura calcistica e forti motivazioni. E’ un grande gestore del gruppo, il suo lavoro principale non e’ tanto gestire la partita alla domenica ma la preparazione settimanale. A bocce ferme, ragioneremo col presidente: la Juve lo ritiene un proprio patrimonio, da parte nostra c’e’ voglia di continuare e al piu’ presto ci confronteremo con lui. Pogba? Ci siamo incontrati con i rappresentanti del giocatore nei giorni scorsi. Abbiamo manifestato l’intenzione di prolungare il suo contratto, il confronto tocca soprattutto l’aspetto economico e mi auguro che nei prossimi quindici giorni la vicenda si possa chiudere positivamente”. agi
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