Juventus. Si ragiona sul dopo Sarri, con un nome in cima a tutti

A Maurizio Sarri è costata cara l’eliminazione patita per mano del Lione, ma la sensazione predominante è che l’uscita dalla Champions sia stata sola la goccia che ha fatto traboccare il vaso, l’ultimo episodio di una stagione vissuta tra piú bassi che alti.  Un campionato vinto, una Coppa Italia persa contro il Napoli e una Supercoppa persa contro la Lazio è il bottino finale del tecnico ex Chelsea e a questo punto anche dei bianconeri. Il presidente Andrea Agnelli nel post-gara di ieri ha preso tempo, ha fatto capire di volerci ragionare sopra e ad ora di pranzo ha preso la decisione di alzare dal proprio incarico Sarri.

Ma adesso è partito il toto-allenatore: da Simone Inzaghi a Zinedine Zidane, da Mauricio Pachettino fino al clamoroso ritorno di Max Allegri e non solo. Sono tanti i nomi che girano attorno alla panchina de La Madama.

Partiamo subito da una considerazione. La prossima stagione è giá alle porte e i tempi per programmare non sono dilatati anzi, stavolta sono brevissimi. La Juventus per questo opererà in ordine a due criteri molto presumibilmente. Cercherà un tecnico che giá conosce il campionato italiano e che, secondo ma non inderogabile, giá ha assaporato o meglio sa come funziona il mondo Juventus. Probabilmente Agnelli alzerá la cornetta e la prima telefonata sará al numero di Max Allegri, ex tecnico che ormai ha concluso il suo anno sabbatico proprio dopo l’esperienza pluriennale coi bianconeri. Lui certo, conosce meglio di ogni altro pretendente come si sta su quella panchina e per questo potrebbe essere il primo indiziato. Il primo tentativo prenderá il suo nome, ma dev’esserci soprattutto la volontá del tecnico livornese. Bisognerá testare la propria disponibilitá a ritornare.

Tuttavia il suo non è il solo nome a ronzare attorno all’ex panchina di Maurizio Sarri. I sondaggi che si leggono in giro indicano che il tifo di appartenenza vuole Zinedine Zidane come prossimo allenatore: l’attuale tecnico del Real Madrid uscito anch’esso ieri sera dalla grande competizione. Ma sará molto difficile strapparlo dalle mani di Florentino Perez, che ha tanto voluto riportarlo a Madrid dopo la separazione e l’ha stretto a lui con un contratto fino al 2022. Qui la questione è intrigante ma ha dei tratti utopistici.

Poi si legge il nome di Simone Inzaghi, attuale tecnico della Lazio che ha portato alla qualificazione in Champions quest’anno e lottato per lo scudetto proprio con la Juventus almeno fino al lockdown. C’è ancora un anno di contratto che lega il tecnico alla societá di Claudio Lotito che, si sa, solo di fronte ad un’offerta monetaria adeguata lascerebbe andare il suo mister verso altri lidi.

In ultimo ci sarebbe Mauricio Pochettino, ex allenatore del Tottenham e anche egli reduce da un anno di riposo. Qui discorso opposto a tutti gli altri, perchè l’argentino chiede tanto, uno stipendio da 10 – 12 milioni a stagione e questo fa traballare Andrea Agnelli, anche se stiamo parlando di un tecnico preparato e che ha portato gli Spurs all’ultimo atto della Champions lo scorso anno. Per lo piú per lui si tratterebbe di una prima volta in Italia. Partirebbe da zero e questo, in base ai criteri suddetti, stopperebbe la dirigenza bianconera.

Questi sono i principali volti che sono stati accostati un po’ da tutti alla panchina bianconera. Andrea Agnelli nel frattempo medita e ragiona su chi potrebbe essere l’uomo adatto. Fatto sta che il solo allenatore non basterá per ricominciare, l’organico della squadra dev’essere ritoccato vista la media etá altissima. Ma questo è un altro discorso, che viene in secondo piano.