A leggere i numeri, che calcisticamente riguardano sempre quelli della classifica, la Juve Stabia deve più che preoccuparsi, è dal 2006/07 che una squadra non partiva cos√¨ male, in quel campionato in cui Juventus e Napoli si contesero la vetta, mentre restò ultimo per tutto l’anno il Pescara. Ma non è con la calcolatrice che si fanno i conti per raggiungere un obiettivo, piuttosto occorrono testa, cuore e gambe.
Negli ultimi giorni mister Fulvio Pea ha trasmesso alla testa delle vespe il suo credo, fatto di lavoro e sacrificio; il cuore ai gialloblu non è mai mancato, nemmeno quello della tifoseria che continua a sostenere i propri beniamini; quello che sembra mancare sono proprio le gambe, assenza dettata soprattutto dai vari infortuni che stanno flagellando il cammino già disseminato di ostacoli. Il tecnico deve infatti fare la conta dei disponibili, dopo lo stop di Luigi Vitale, del quale vanno valutati i tempi e la diagnosi definitiva per la distorsione al ginocchio, resta ancora lontano dal campo Djiby. Intanto Scozzarella e Jidayi effettuano solo lavoro in palestra, difficile il recupero di entrambi; mentre aspettano il rientro Caserta e Di Carmine, finalmente in allenamento col gruppo dopo una lunga lontananza. Secondo indiscrezioni il ds Lupo sta sondando diverse piste di mercato, ma la filosofia della società è contraria ad accaparrarsi i favori di qualche svincolato lontano dal campo da troppo.
Sabato la Juve Stabia sarà ancora tra le mura amiche del Romeo Menti, dove arriverà il Novara, galvanizzato dalla vittoria interna contro il Modena. Il gap dalla zona salvezza non è incolmabile, ma solo i 3 punti rappresentano la medicina ideale per ridare forza e fiducia a tutto l’ambiente.