La conferenza stampa indetta da Franco Manniello ha riservato non pochi colpi di scena. Il patron stabiese ha fatto il punto sugli ultimi quattro mesi vissuti dalla sua ‚Äòcreatura’, partendo dalle ultime dieci partite dello scorso anno, gare che non sono andate giù allo stesso presidente, anche perch√© si rischiava di disputare i play-out dopo essere stati per quasi tutti il girone d’andata in zona play-off, trend che ha portato alla rivoluzione estiva, lasciando solo sette degli elementi della scorsa stagione.
Manniello non risparmia frecciatine ad alcuni dei protagonisti della passata stagione, a partire dalla questione rinnovo visto che a tutti i calciatori in scadenza già a novembre era stato proposto il nuovo contratto, da tutti rifiutato.
Poi spazio alla nuova stagione, a partire dalle difficoltà legate al mercato e all’addio dell’ex diesse Di Somma: Mi sono ritrovato ad affrontare il la campagna acquisti da solo, poich√© il nostro direttore sportivo si è dimesso subito per motivi personali, ma sono felice che li abbia risolti dopo appena sette giorni. Ho dovuto abbandonare la mia azienda per seguire in prima persona le vicende della squadra, ma sono felice che tutti gli obiettivi di mercato che c’eravamo prefissati insieme a mister Braglia siano stati raggiunti. Ho letto di una marea di obiettivi sfumati, ma non è cos√¨, avevamo le idee chiare anche prima della sconfitta di Pescara. Braglia ci dava indicazioni ed io portavo avanti la trattativa. Il mister disse che eravamo al completo per il 99%, con l’acquisto di Doukara ora direi che siamo al 110%.
Un occhio anche agli obiettivi che la squadra s’è prefissata: Le nostre aspettative sono quelle di una salvezza più tranquilla rispetto a quella dell’anno scorso, le ultime partite le ho vissute con un patema d’animo, un’eventuale retrocessione sarebbe stata una tragedia per noi.
Manniello esprime la sua anche sulla questione stadio, con il fitto del Menti quadruplicato rispetto all’anno scorso: Posso anche capire la scelta del Comune di aumentare i fitti riguardanti lo stadio poich√© siamo l’unica società che ne usufruisce, ma avrei gradito un po’ di buon senso per l’unica realtà che dà visibilità alla città di Castellammare di Stabia. Non è una polemica all’amico Nicola Cuomo, ma solo un mio punto di vista.
Alla domanda sui mancati lavori al Menti, Manniello spiega: I lavori allo stadio non sono stati eseguiti poich√© al Comune non c’erano soldi in bilancio.
Non mancano le polemiche anche nei confronti della Juventus: Io non ho nulla da dire alla Juventus e alla famiglia Agnelli, io c’è l’ho con il responsabile del settore giovanile,Filippo Cherubini, che non ha voluto versare alla Juve Stabia il premio di valorizzazione di Nocchi, li dia in beneficenza quei soldi.
Si entra nel vivo della conferenza stampa, Manniello ha l’impressione che la città non voglia la Juve Stabia e, dati alla mano, negli ultimi tre anni, esclusi gli abbonamenti, il numero di paganti alla prima casalinga è sempre più andato in calo: Abbiamo il più basso tasso di seguito allo stadio rispetto agli abitanti, abbiamo fatto solo 15 abbonamenti di tribuna vip, le squadre ospiti non alloggiano in nessun albergo della città, l’associazione dei commercianti non ci dà una mano, di imprenditori non se ne vedono, sponsorizzazioni neppure, fatta eccezione per il nostro sponsor tecnico Fly Line. Mi stanno costringendo ad una decisione sofferta, ringrazio i soliti 2500 che ci seguono sempre, ma non posso costringere la mia famiglia ad enormi sacrifici. Questo è l’ultimo anno di Manniello, se non cambia la situazione con l’arrivo di nuovi soci o l’aiuto delle istituzioni assumerò un amministratore delegato che gestisca il club in base alle entrate. Manterrò la proprietà ma sarà l’amministratore a gestire il club secondo il conto economico. Non voglio fare la fine di qualche ex presidente che è andato in rovina o ha fatto fallire la società.
Nel finale si torna a parlare di mercato: Da inesperto dico che questa è la squadra più completa degli ultimi 3 anni di serie B, anche di quella del primo anno. L√¨ c’era entusiasmo, e poi avevamo Sau. Abbiamo cambiato la difesa poich√© l’anno scorso abbiamo subito troppi gol. Per i portieri c’è un preparatore come Iezzo che abbiamo voluto affiancare ad Isetto. Tra i pali abbiamo optato per Calderoni poich√© Branescu è impegnato con la nazionale rumena under 21, non potevamo correre il rischio di portare un classe ‚Äò97 in panchina. Siamo riusciti a piazzare molti giovani in squadre blasonate, è un peccato perch√© se la città si svegliasse potremmo divertirci parecchio. Plauso particolare a Scozzarella e Vitale: Hanno voluto fortemente Castellammare!.
Chiosa finale legata alla figura del guardialinee donna: Non sono maschilista ma in una competizione calcistica maschile non si può mettere una donna. Se la competizione è maschile è giusto che ci sia un uomo a giudicare.
Foto: SportCampania.it
dall’inviato
Gianluca Brancati