Juve Stabia. Clima teso in casa gialloblù

C’è un clima tutt’altro che idilliaco in casa Juve Stabia. A sottolinearlo sono i recenti avvenimenti accaduti proprio intorno alla società gialloblù. L’ultimo in ordine di tempo è stato il pesante messaggio della Curva Sud all’indirizzo di Vincenzo D’Elia. Infatti, continua a non correre buon sangue tra la tifoseria gialloblù e l’amministratore unico della Juve Stabia. I supporter delle vespe hanno reso ancor più evidente il proprio astio nei confronti del dirigente della società capeggiata dal presidente Andrea Langella con un inciso e duro striscione.

Vincenzo D’Elia è da tempo nel mirino dei supporter stabiesi. A far scaturire questo grande e accesso scontro sono state le innumerevoli divergenze che l’amministratore unico gialloblù ha avuto e continua ad avere con la massima dirigenza gialloblù. Le prime  discrepanze sono arrivate in seguito al duro confronto avvenuto mesi fa tra D’Elia e uno storico volto del club gialloblù, ovvero, il Raffaele Persico. Questione che allora scaturì l’ira dei tifosi stabiesi, i quali nel corso del match casalingo con il Trapani si scagliarono contro Vincenzo D’Elia con un pesante striscione che recitava: “D’Elia non so chi c…. sia”.

Un astio che i supporter gialloblù hanno palesato nuovamente con un duro striscione esposto quest’oggi all’esterno dello stadio Romeo Menti: “D’Elia pezzo di m…”. Un messaggio che la Curva Sud ha deciso di rimarcare anche sulla propria pagina Facebook, diffondendo la foto dello striscione con un’incisa didascalia: “Non sei degno di questa società, D’Elia vattene”. Insomma, i tifosi gialloblù ancora una volta fanno sapere da che parte stanno, ossia, da quella del socio Franco Manniello, nonché ex patron delle vespe.

Proprio quest’ultimo, di recente, è stato protagonista di una lite furibonda con l’attuale presidente gialloblù, Andrea Langella. I due, nel corso della trasmissione Juve Stabia Live, hanno avuto un accesso dibattito, dove sono volate offese e accuse pesanti. Sono state rilasciate parole al quanto dure da Franco Manniello: “Questa è una società allo sbaraglio. Mi auguro che il campionato non riparta dato che solo oggi (ieri ndr) si sono preoccupati di recarsi al Comune per calendarizzare la sanificazione del Menti. I giocatori si sono allenati a Casola di Napoli e mi chiedo quale altro club di Serie B non disponga ancora del proprio stadio e quale abbia il dg e altri dipendenti in cassa integrazione. Il ds Polito in questi giorni ha dovuto fare tutto ed è assurdo che sia addirittura stato costretto a sbottare dato che i test sierologici non sono stati ancora completati e che con i tamponi si è ancora in alto mare. Tornerò in campo, non voglio che persone che non capiscono nulla di calcio come D’Elia spingano la squadra in Serie C. La situazione è davvero grottesca, tant’è vero che i calciatori mi stanno telefonando di continuo chiedendo il mio intervento dato che si fidano del sottoscritto. Nei mesi scorsi ho richiesto il doppio amministratore e l’accesso agli atti ad Andrea Langella e sono ancora in attesa. Per non parlare dell’offerta per le mie quote, ogni volta al ribasso”.

Parole dure da digerire alle quali il patron Andrea Langella ha risposto con fare altrettanto coriaceo: “I tifosi si facciano qualche domanda se in tutti questi anni sono andati via tutti i soci,se Manniello vuole comandare sono pronto a rassegnare le mie dimissioni. La verità è che ha rifiutato la mia offerta per 100mila euro dimenticando il capitale da me investito e il suo assentarsi negli ultimi mesi. Non ci sto ad essere definito un dilettante, sono un imprenditore che vuole il bene della Juve Stabia e della sua tifoseria. Evidentemente c’è qualcuno che spinge Manniello a dichiarare determinate cose. Non abbiamo mai minacciato i licenziamenti dei fedelissimi del mio socio, la verità è che le divergenze sono nate quando qualcuno di loro si è rifiutato di illustrare determinati aspetti non chiari all’amministratore. E ricordo a Manniello che un anno fa mi ha implorato di entrare in società e che solo per merito del sottoscritto sono stati evitati pesantissimi punti di penalizzazione quando Petroni è andato via senza sborsare neanche un euro. Non ci sto, sono un imprenditore serio. Così non possiamo andare avanti, per il bene della Juve Stabia dovrà restare solo uno dei due”.

Dunque, in un periodo che dovrebbe prevalere la serenità e l’unita d’intenti, in casa Juve Stabia si respira un clima di guerra. Visto il grande momento di emergenza procurato dal Covid-19 non sarebbe saggio remare tutti nella stessa direzione al fine di garantire alla Juve Stabia e ai stessi tifosi la permanenza in Serie B? In società l’aria si è fatta pensante e questo non giova affatto alle vespe in vista di una ipotetica ripresa del campionato. Intanto, i gialloblù, se tutto andrà secondo i piani, torneranno ad allenarsi (individualmente) sul manto erboso del Menti nella giornata di lunedì, con la speranza che mister Fabio Caserta riesca ad isolare la squadra da tutto questo caos.

 

 

Nunzio Marrazzo