Un esonero che fa tanto rumore. Nella serata di ieri l’ormai ex tecnico del Gladiator, Gigi Squillante è stato sollevato dal suo incarico. Nella serata di mercoled√¨ i nerazzurri hanno salutato la Coppa Italia perdendo 1 a 0 contro la Cavese, una corazzata costruita per la promozione, con un’ossatura che sperava in un eventuale ripescaggio in Lega Pro. La formazione sammaritana, in campionato, occupa l’undicesimo posto in classifica, con 7 punti all’attivo. Un ruolino di marcia non totalmente negativo per un roster decimato da infortuni. Domenica il Gladiator scenderà in campo per affrontare la Sancataldese, la prima senza il tecnico ma alla guida non ci sarà più Gigi Squillante.
La nostra redazione ha contattato telefonicamente il tecnico che in esclusiva ci ha raccontato la sua versione sull’esonero: “Prendo atto dell’esonero, è arrivato e va bene cos√¨, ma credo che sia una decisione premeditata. Un esonero fatto con cattiveria e ci tengo a sottolinearlo -si sfoga con estrema trasparenza il tecnico- Dopo due vittorie roboanti ad inizio campionato sono arrivati gli infortuni. Da quel momento ho sempre avuto la squadra decimata, un centrocampo mai realmente titolare, cos√¨ come l’intera formazione. Nonostante questo non mi sembra che i risultati siano cos√¨ disastrosi. Mercoled√¨ abbiamo perso contro la Cavese, ma fino al 90′ abbiamo beccato pali e traverse. Una formazione come la Cavese, che ha speso tanto, che ha 22 giocatori a disposizione, che vince solo 1 a 0 a Santa Maria Capua Vetere la dice lunga. Domenica avrei avuto la rosa al completo. Ieri mi sono confidato e avevo detto che avrei vinto contro la Sancataldese, ma non mi hanno permesso di farlo. Non mi hanno permesso di esprimere e dimostrare realmente il mio valore. Questo è quello che mi fa male. Una cattiveria arrivata da persone a cui io tengo. Nel calcio può capitare di essere esonerati, in vent’anni non sono mai stato esonerato. A Battipaglia me ne andai per motivi personali, ma può capitare di essere esonerati. Non cos√¨. Ormai mi aspetto di tutto dal mondo del calcio, ma questa, e ci tengo a sottolinearlo, è una vera e propria cattiveria -continua senza freni mister Squillante- Avevamo creato un progetto, un mercato all’altezza del campionato da disputare. Ho sempre dichiarato che con il mio impegno saremmo arrivati ai play-off. Non ho mai proclamato il primo posto. Vado via a testa alta, perchè quando faccio una squadra la faccio come si deve. I numeri e le statistiche parlano. Conto tanti record. L’anno scorso ho conquistato 31 vittorie, ho vinto tre Coppe Italia e sono finito anche su Sky per il record ottenuto proprio con il Gladiator e con la Battipagliese. Sono stato esonerato, perchè sono l’allenatore e quando le cose non vanno paga sempre l’allenatore. Non capisco la tempistica. Non capisco la motivazione, ma non mi interessa. Io credo che le cattiverie prima o poi saranno pagate, il tempo è galantuomo. Mi dispiace davvero tanto che non mi abbiano dato la possibilità di giocare domenica. E’ assurdo un esonero a due giorni dalla prossima partita. Questo mi fa capire che tutto fosse premeditato. Ne avevo il sentore- Volevo giocarmela, se poi il risultato non fosse arrivato allora, s√¨ mi sarei messo in discussione e probabilmente me ne sarei andato via. Ma cos√¨, no!”.
Molto risentito per quanto scritto sul web da alcune persone che gli sono state vicino, ma al tempo stesso molto contento dell’affetto che riceve dalla tifoseria e un pensiero per i ragazzi che ha guidato fino a poco meno di ventiquattro ore fa: “Comunque vorrei ringraziare la tifoseria di Santa Maria Capua Vetere, a loro va un saluto particolare e molto affettuoso. Loro mi vogliono bene, lo leggo dai commenti, e l’affetto onestamente è corrisposto. Quindi a loro mando un saluto e un ringraziamento speciale. Inoltre vorrei augurare un in bocca al lupo ai miei ragazzi. Spero che domenica portino a casa la vittoria. A chi invece sta festeggiando con lo Champagne dico solo una cosa. Sono dei pezzenti e dei pressapochisti. Possono solo festeggiare con l’acqua perchè loro non sanno neanche cosa sia lo Champagne. Io invece me lo bevo a casa”.
Conclude poi con determinazione e sicurezza: “Mi prenderò questo tempo per riposarmi, dopo vent’anni ci sta. Ma soprattutto userò questo periodo per rimettermi in carreggiata e ripartire meglio di prima“.
Cristina Mariano