Cari lettori, benvenuti a questo primo appuntamento della nostra rubrica “Giovani Allenatori”, dove daremo spazio ai tecnici delle scuole calcio distanziate sul territorio. Apriamo la nostra rubrica con il mister Francesco Iorio, che alla Scuola Calcio Real Brunita allena i 2007 e non solo. Infatti questa stagione il giovane allenatore Iorio insieme al tecnico Donnarumma si sono tolti lo sfizio di vincere il torneo internazionale del Mare Adriatico ( a Vasto) dei 2003. Come detto, l’appena 21enne Francesco Iorio, studente universitario in Scienze Motorie, in una intervista esclusiva svoltasi ieri sera ha risposto cos√¨ alle nostre domande:
Quanto ti rende felice fare questo lavoro ?
“Più che lavoro, attualmente posso definirlo una passione, e stare insieme ai bambini, ragazzi e giocare, divertirci e nel mio piccolo insegnagli qualcosa mi rende super felice”
Cosa dici ai tuoi ragazzi prima di ogni partita ?
“La prima cosa che dico ai ragazzini è quella di entrare in campo con un solo obiettivo quello del divertirsi e del rispetto verso sia per i compagni avversari che per i mister, poi è normale metterci sempre tanto impegno e determinazione in campo”.
Quante soddisfazioni ti da questo sport ?
“Ti ripeto questo sport è la mia passione e solo stare in campo con i ragazzini per me è un enorme soddifazione”.
Credi che sia importante dare ai ragazzini una forte base tecnica già da piccoli ?
“Si, diciamo che la tecnica è un po la base di tutto, per quanto riguarda le categoria che vanno dai 2006 in giù e di enorme importanza strutturare un allenamento dove ci si allena costantemente con il pallone per migliorare la “confidenza” con l’attrezzo. Un’altra cosa importantissima soprattutto per le categorie dei piccoli è strutturare ogni esercizio sempre sotto forma di gioco, in modo da rendere l’esercizio più piacevole al bambino, che ne agevolerà l’attenzione”.
Quanto è difficile emergere come allenatore ?
“Emergere come allenatore penso sia una cosa abbastanza difficile, basta considerare che su tutte le panchine di Serie A la maggior parte degli allenatori sono tutti ex giocatori, e per allenatori che iniziano la loro carriera dalla scuola calcio è una cosa abbastanza complicata arrivare ai massimi livelli, di Sarri ne nascono uno ogni 10 anni”.
Cosa dici ai tuoi ragazzi quando entrano negli spogliatoi dopo una dura sconfitta ?
“L’importante è aver dato il massimo sempre, poi è normale che nel calcio esistono le vittorie ed esistono le sconfitte e quando arrivano bisogna saperle accettare”.
Ci sono tanti genitori che si lamentano molto con i mister perché a volte vedono il proprio figlio non giocare oppure non lo vedono nel ruolo che vorrebbero, e quindi si sentono in diritto di scegliere e dare consigli tecnici ai figli ignorando il mister, tu cosa ne pensi ?
“Questa è davvero una bellissima domanda a cui mi fa un gran piacere risponderti. Purtroppo ai giorni d’oggi i genitori, ma non tutti, sono la causa principale di liti e di atteggiamenti poco corretti sui campi di calcio di tutte le categorie dai Primi calci fino a categorie di settori Nazionali. I genitori dovrebbero capire che in una scuola calcio come in una società esistono dei ruoli e vanno rispettati. Per quanto riguarda le scuole calcio sono contrario anche io a vedere ragazzini di 9/10 anni che magari giocano 5/10 minuti solo perchè il mister deve vincere la partita, questo per me è assolutamente una cosa sbagliata, ma sulla scelta del ruolo e altre varie decisioni ti ripeto sono scelte che prendono gli istruttori e vanno rispettate. Il Genitore deve solo applaudire e incitare i ragazzi in maniera pacata e godersi il divertimento che ci offrono i ragazzi”.
C’è già qualche piccolo talento che hai intravisto nella tua squadra o altrove che potrebbe in futuro diventare un buon calciatore?
“Nella nostra scuola calcio la ASD REAL BRUNITA ci sono molti ragazzi interessanti, ed in passato grazie all’esperienza e alle qualità del nostro Direttore Rosario Chiaiese abbiamo dato ragazzi a squadre professionistiche, ma come ben sai è difficile prevedere se un ragazzino diventerà un calciatore a livelli importanti soprattutto quando si è piccoli perchè i ragazzini sono in continuo cambiamento e sviluppo sia fisico che menatale e i valori possono cambiare da un momento all’altro”.
Quali sono i tuoi progetti futuri ?
“Dato che frequento il secondo anno Di scienze motorie alla Parthenope a Napoli, il mio obiettivo è quello di Laurearmi. Poi spero di poter continuare a collaborare nella scuola Calcio ASD REAL BTUNITA ancora a lungo, perchè è Composta, oltre dal Direttore Chiaiese già citato prima, anche da altri Mister come Catello Donnarumma e Raffaele Margotti che hanno lavorato con squadre professionistiche di alta importanza del Calcio Italiano. Quindi è un mio obiettivo continuare a collaborare con loro per cercare di imparare quante più cose possibili”.
Qual’è l’allenatore da cui prendi esempio ? Maurizio Sarri potrebbe essere uno di questi ? E se si, cosa pensi del tecnico del Napoli ?
“Diciamo che la maggior parte tutti gli allenatori di scuola calcio hanno come modello Maurizio Sarri per il semplice fatto che è un allenatore come già detto prima che ha fatto tutta una trafila partendo dal basso e arrivando ai massimi livelli del calcio italiano e non solo. Per quanto mi riguarda personalmente Sarri è un allenatore che apprezzo molto soprattutto per la sua capacità di far giocare le squadre. Penso che il Napoli nell’ultimo campionato abbia dimostrato di avere un gioco quasi perfetto il migliore in assoluto in Italia e forse anche in Europa. Oltre Sarri un’altro allenatore che apprezzo molto è Spalletti perchè come Sarri è un allenatore che cerca di far giocare a Calcio le proprie squadre, non ci dimentichiamo la “prima” Roma di Spalletti aveva un gioco quasi spettacolare”.
Quanto ti piacerebbe arrivare ai massimi livelli come allenatore ?
“Sarebbe il mio sogno nel cassetto, solo a sognare che potrebbe accadere mi vengono i brividi. Non ci sarebbero parole per descrivere quell’emozione”.
Tempo fa quando eri ancora un calciatore, per un periodo hai avuto nella Boschese come tecnico Elio Autieri cosa pensi di lui ?
“√à stato il migliore allenatore in assoluto che ho avuto da giocatore. Prima di essere un mister era una persona super disponibile è pronta ad aiutarti in qualsiasi momento, poi come mister penso che sia una persona super preparata e sono convintissimo che arriverà ad allenare squadre importanti e se da due anni ho intrapreso questa nuova avventura come istruttore devo dire grazie anche a lui, e colgo l’occasione per salutarlo con immensa stima e affetto ed augurargli un forte in bocca a lupo per tutto”.
Cosa ti senti di dire ai ragazzini che sognano di diventare calciatori?
“Semplicemente gli dico di continuare a credere con caparbietà nei loro sogni, restando sempre ragazzi umili, perchè nella vita mai dire mai”.
Nunzio Marrazzo