Gelbison. Puglisi non ci sta: “D’Agostino via? Fonte di bufale, solo malafede”

“Adesso basta, ci devono lasciare andare” – Parole perentorie quelle del presidente Maurizio Puglisi, che dopo aver espresso il suo parere sulla questione Bernardino D’Agostino tramite un comunicato stampa, replica tramite un’intervista.

Secondo alcune voci che sono circolate nella mattinata di oggi, il portiere della Gelbison sarebbe sulla strada dell’addio, causa l’arrivo dalla Turris del giovane Cefariello e delle prestazioni non particolarmente convincenti, specie le ultime: “E’ un articolo atto a destabilizzare l’ambiente e il ragazzo – commenta ai nostri microfoni il numero uno dei cilentani – D’Agostino è intoccabile, incedibile, non abbiamo mai pensato di cederlo. E’ alla Gelbison da cinque anni e nessuno ha mai pensato lontanamente di privarsene. Crediamo fortemente in lui, è la bandiera della nostra squadra. La notizia che è venuta fuori è del tutto infondata e credo anche manovrata da qualcuno che sta operando alle nostre spalle per far saltare il banco. Se di Varela potremmo pensare che sia fuoriuscita la notizia non possiamo dire lo stesso per D’Agostino, perchè mai abbiamo parlato di questa opzione. Questa è malafedespiega ancora Puglisi – Le prestazioni contro Grumentum e Foggia sono figlie di una squadra che manca di serenità, perchè c’è chi opera alle spalle chiamando i calciatori e instaurando dubbi, incertezze tramite bugie e falsità. Questo articolo mi ha dato molto fastidio proprio per questo motivo. E’ inaccettabile che il calciatore mi chiami nel cuore della notte perchè gli era stato condiviso questa bufala, perchè di questo si tratta, una bufala“.

Sull’arrivo di Cefariello: “Avevamo il portiere under anche con l’altro allenatore, solo che poi se n’è andato perchè l’aveva portato lui. Questo non vuol dire che Bernardino sia vicino all’addio. Ripeto, nessuno ha mai pensato di privarsi di D’Agostino, oltre ad essere una bandiera è una sicurezza per la nostra squadra, uno dei migliori portieri in circolazione e soprattutto una certezza di questa Gelbison. Ora ci siamo stancati di vederci attaccati da ogni lato per colpire me o il nuovo allenatore, a Squillante, che in questo modo non ha la squadra completamente al completo mentalmente per lavorare al cento per cento e dare la sua impronta. Contro Casarano e Brindisi abbiamo fatto due grandi partite, a Nardò è stata una partita storta, poi con Grumentum e Foggia mi sono reso conto che la squadra mentalmente non c’era, questo non è giusto. Devono voltare pagina e lasciarci lavorare in pace. Voglio che un allenatore si prenda la responsabilità delle sue scelte, cos√¨ come noi dobbiamo prenderci le nostre. Ho detto al mister di farmi avere i nomi di chi vuole nei limiti dei nostri budget e cercheremo di accontentarlo”.

Questione avvicendamento in panchina: “Un esonero non è deciso solo su questioni tecniche o sui risultati. Io gestisco la Gelbison come fosse un’azienda e molte cose dietro le quinte non si sanno, nonostante nella trasmissione sono stato costretto a farle uscire (il presidente fa riferimento al battibecco avuto con Martino nel corso della trasmissione su Gwendalina TV, nd). Alla base di un esonero possono esserci tanti fattori, mi hanno fatto passare per il presidente padrone, io sono un Amministratore Delegato, sono un imprenditore e sono attento a tutto, anche perchè non posso permettermi problemi di nessun tipo. Intorno devo avere delle persone di cui mi fido ciecamente. Questo mondo lo conosciamo, quindi non posso affidare a chiunque dei ruoli cos√¨ importanti – chiaro il riferimento a Nicolò Pascuccio accusato di inesperienza – Ripeto ognuno deve prendersi le responsabilità delle proprie scelte e del proprio operato. Ora è tempo di chiudere questa pagina, devono lasciarci andare”.