“Gli arbitri hanno problemi ovunque, in Italia e in Turchia, ma e’ normale perche’ non e’ facile, devono prendere subito una decisione e non e’ semplice, e’ un mestiere duro e come quello dell’allenatore comporta grandi responsabilita’, ma chi intraprende questa carriera lo sa gia’”. Roberto Mancini, ai microfoni di Radio Deejay, parla degli arbitri e torna sulla presunta polemica con Mourinho, precisando di non “aver mai detto che all’Inter ha vinto per merito mio, anche perche’ ha vinto la Champions League due anni dopo e cambiando 2-3 giocatori”. “Ho solo detto – spiega il tecnico del Galatasaray – che lui e Pellegrini hanno preso due squadre che avevano gia’ una certa mentalita’. Le mie dichiarazioni sono state riportate in maniera sbagliata. Con Mourinho non abbiamo un grande rapporto, da colleghi e basta.
Ci siamo incontrati in tutto sei volte, ma mai avuto rapporti fuori dal campo”. La settimana scorsa il suo Galatasaray ha pareggiato 1-1 in casa con il Chelsea nell’andata degli ottavi di finale di Champions League. “Abbiamo giocato un grande secondo tempo – sottolinea – ma all’inizio abbiamo avuto troppo rispetto e paura concedendo al Chelsea gli spazi che voleva per ripartire, non abbiamo difeso come dovevamo. Nel secondo tempo si sono difesi nella loro meta’ campo con tutti i giocatori, abbiamo preso un palo, Cech ha fatto un paio di parate, ma a Londra ce la giocheremo”. Mancini parla anche dell’unica italiana ancora in corsa il Champions League, il Milan di Seedorf che deve rimontare lo 0-1 subito in casa contro l’Atletico Madrid. “E’ un brutto risultato sicuramente, ma non e’ detto che non possa vincere 2-1 in Spagna, e’ un’impresa alla portata del Milan anche perche’ l’Atletico in questo momento ha un po’ di difficolta’”. Per Mancini “la squadra di Seedorf ha possibilita’ e giocatori per passare il turno, ha gli elementi per vincere la partita anche se in questo momento l’Atletico e’ piu’ squadra”. Sul campionato italiano pochi discorsi: “Se la Roma vuole agganciare la Juve deve continuare a vincere, mi sembra che la squadra di Garcia si sia un po’ ripresa, ma la Juve ha un po’ di vantaggio”. Mentre in Champions League i bianconeri non riescono a ripetere quel che fanno in campionato e proprio la sconfitta con il Galatasaray e’ stata fatale per la “Vecchia Signora”. “La Champions e’ la competizione piu’ difficile e piu’ strana che possa esserci, l’anno scorso la Juve e’ andata fuori con il Bayern che poi ha vinto, quest’anno ha avuto piu’ difficolta’, la Champions e’ cosi’ e arrivera’ anche il momento della Juve, magari in 1-2 anni. Il futuro di Conte? Tocca a lui decidere, ha una grande squadra, dipende se si e’ stancato e se vuole fare altre esperienze all’estero”. Sulla panchina azzurra potrebbe rimanere Prandelli anche dopo i Mondiali. “Allenare una Nazionale e’ una cosa molto bella e stimolante, poi rappresenti l’Italia che a livello di calcio e’ sempre tra le migliori al mondo. Per lasciarla devi trovare un incarico ancora piu’ stimolante, dipende da Prandelli se vuole allenare ogni giorno o se gli va bene cosi’.
Io un giorno alla guida di una Nazionale? Se arriva un’offerta che mi piace si’, perche’ no, ma adesso sono qui al Galatasaray”. Agi.