Un trasferimento che si gioca su una scacchiera piena di insidie, quella su cui si muovono Saviano e Real Ottaviano. Partiamo dalle pedine in gioco, Volonnino pur essendo l’oggetto della “partita” non è di certo il Re, ma di certo un alfiere che cambia l’equilibrio degli eserciti. In testa ci sono i Re, impersonificati dai presidenti Napolitano e Nunziata, con al seguito gli Alfieri, i direttori sportivi Angri e Piccolo, mentre i tecnici Giugliano sono le due Torri di osservazione.
Prima vien fuori il patron neroverde, Napolitano dichiara alla nostra Testata: “Da qui non si passa, Volonnino resta”. Poi arrivano le foto dell’atleta in campo con l’avversario, con le pronte dichiarazioni: “E’ solo una partitella”. Alle pedine ottavianesi non si aggiunge quel nome cercato fino alla fine, accasatosi a Solofra, che avrebbe sospeso la contesa. Cos√¨ riprendono le mosse tra neroverdi e rossoblu.
Quest’oggi irrompe ds Piccolo: “Napolitano non vuole che vada via ora, se ne riparla a fine anno. Intanto la volontà del ragazzo è ciò che conta di più. Domani la soluzione finale”. Tic tac, tic tac. Il timer scade il 17 dicembre, ultimo giorno di trasferimenti, sarà scacco?
foto: Paolo Addeo