Ancora gioie e dolori per l’Italnuoto in questo mondiale Fukuoka 2023. Tanta amarezza per quei centesimi che rendono gli atleti azzurri i primi degli esclusi. Una “tradizione” in questi campionati iniziata già nella prima giornata. Oggi è toccato a Federico Burdisso, Simone Cerasuolo e Alberto Razzetti rispettivamente nelle qualificazioni dei 200 delfino, nella semifinale dei 50 rana e nella semifinale dei 200 delfino.
In quanto alle medaglie, Simona Quadarella straripa di felicità tornando a conquistare l’argento nei 1500 stile libro dopo diversi anni dall’ultima medaglia. Una gara imponente per la stileliberista romana, che si illude solo per poco di poter prendere Katie Ledecky. L’americana, però, deve ricattare la sconfitta nei 400 stile libero e lo fa con estrema grazia. Tempi mostruosi per la campionessa del mondo, che in qualche vasca ha anche viaggiato sotto il WR.
Simona Quadarella, invece, puntava all’argento e così è stato. Si mette subito secondo la romana, seguita da Lani Pallister, che per una manciata di centesimi si prende il posto dietro Ledecky.. Quadarella, però, fa un gara in crescendo, diminuendo il crono, prendendo centimetri sull’australiana. Alla virata dei 1000 sembra non averne più l’azzurra, che aumenta il suo tempo, ma aumenta anche quello di Pallister. Dalle retrovie la cinese Li, inizia a nuotare con i tempi di Ledecky riuscendo a scalare la classifica.
Ultimi metri, con Pallister che perde posizioni e Quadarella che si sente mordere le caviglie da Li. Non riesce il sorpasso alla cinese, dietro di una figura rispetto all’italiana.
Per gli uomini torna sul podio Thomas Ceccon nella sua gara principe, la 100 metri dorso. Un po’ di delusione per aver dovuto cedere il primato all’mericano Ryan Murphy, ma gara che non soddisfa il dorsista di Schio. Parte leggermente lento Ceccon, Xu riesce a partire forte, ma è Masiuk a toccare per primo alla virata. Cresce nel ritorno Ceccon che si mette al primo posto, con Murphy che risale. Testa a testa, Ceccon arriva troppo lungo e svanisce la conferma da campione del mondo per soli 4centesimi. Murphy torna a vincere l’oro e si fa rivedere Armstrong.
Nelle semifinali ottimo Martinenghi che domina la sua frazione arrivando con un 26.74. Spalla a spalla tra il campione europeo e Fink, ma ha la meglio proprio l’azzurro. Simone Cerasuolo riesce a tenersi in scia per il terzo posto, ma Williamson lo beffa per un centesimo. In semifinale 2 rischio qualifica per Sun e un movimento in più di gambata delfino interpretato però come movimento naturale delle gambe. Ancora un record per Qin che batte se stesso con un 26.20. Per Martinenghi secondo tempo assoluto.
Amarezza per Alberto Razzetti nella 200 delfino. Una gara impressionante per l’italiano che parte forte e con una nuotata fluida riesce a tenersi in testa per tre vasche. Nell’ultimo 50 iniziano a risalire gli inseguitori, strappa Razzetti che si appesantisce non riesce a mantenere la linea di galleggiamento. L’azzurro crolla al quinto posto. Primo dei non qualificati e dunque prima riserva. Esclusione di lusso anche per lo svizzero amico degli italiano Noe Ponti. Una grande gara anche per lui, ma viene meno nell’ultima vasca.
Gregorio Paltrinieri è tornato in vasca dopo le fatiche delle acque libere, riuscendo a conquistare la finale degli 800 stile libero. Settimo tempo per il carpigiano. Restano fuori l’italiano Luca De Tullio, ma anche i più quotati Florian Wellbrock, Christiansenn, Rasovszky, e Betlehem.