La seconda giornata dei mondiali in vasca Fukuoka 2023 hanno portato due medaglie ma ancora delusioni nelle prestazioni femminili. Thomas Ceccon è il primo italiano a vincere la medaglia d’oro nei 50m delfino.
Una grande prestazione quella del nuotatore di Schio che era partito in sordina, ma che è riuscito a fare una gara in progressione. Sembrava Grousset il destinato a prendere l’oro, riuscendo a mettersi in testa, ma il francese scende al terzo posto. Ceccon tocca per primo siglando il nuovo record italiano. Dietro di lui il portoghese Matos Ribeiro.
Appena mezz’ora prima lo stesso dorsista aveva nuotato la sua gara principe: la 100 dorso. In nottata, italiana, la qualificazione con un tempo che non rispecchiava il suo solito ritmo. Corsia laterale per lui, con freno a mano per risparmiare le energie. Gli bastava la qualificazione che è arrivata. Nella prima frazione in semifinale arriva per primo al termine di una gara maiuscola. Pochi metri e già a comandare la gara. Ai primi 50, il tocco dell’italiano. Nei secondi prende il largo toccando il sensore d’arrivo a 52.16.
Primo tempo anche in graduatoria generale, con Xu che domina la seconda frazione, ma che non riesce comunque a prendere il primo tempo. Il cinese sfiora il record del mondo, ma negli ultimi metri ha tirato il freno concludendo con 52.42.
La giornata di gare, però, è partita con la prima medaglia italiana. Nicolà Martinenghi prende l’argento in una gara, la 100 rana, che l’aveva visto trionfare a Budapest. Qin, però, prende il largo subito chiudendo la gara ancora sotto i 58” e migliorando il suo tempo di ieri. Per il cinese un 57.69 che vale il nuoto record asiatico. Gara esaltante alle spalle, solo per gli spettatori. Martinenghi, infatti, tocca ai 27.27 in virata, terzo tempo, dietro Qin e Fink. Accelera nel ritorno, prendendo il secondo posto, ma vedendo anche il recupero di Kamminga e Fink che all’ultimo riesce a rimettersi in linea dell’italiano.
Podio a quattro, con primato esclusivo per il cinese e argento a tre per Martinenghi, Fink e Kamminga non particolarmente felici di condividere il secondo posto.
Marco De Tullio non riesce a qualificarsi nella finale dei 200m stile libero. Semifinale conquistata e gara in progressione per l’azzurro. In corsia centrale Popovici che nel primo 50 nuota sotto il record mondiale. Prosegue la gara al primo posto in scioltezza. De Tullio chiude al quarto posto in semifinale, ma al decimo in graduatoria generale.
Per le donne arrivano altre delusioni. Martina Carraro e Lisa Angiolini divise nelle due semifinali dei 100 rana non riescono a prendersi un pass per la finale. Out Benedetta Pilato, c’è Ruta Meilutyte. Lisa Angiolini parte male, ma la partenza non è il suo pezzo forte. L’azzurra nelle corsie laterali prova la gara in progressione, ma dà troppo nei primi 50 nonostante un tempo non eccezionale. Crolla nel ritorno chiudendo all’ultimo posto.
Martina Carraro parte male, anche lei non specialista in partenza. Prova la progressione riuscendo a prendersi il quinto posto. Non basta, però, per il pass alla finale.
Margherita Panziera esce delusa dalla semifinale dei 100 dorso. Non la sua gara, certamente, ma arriva anche con un solo mese di preparazione. Problemi fisici l’hanno tenuta lontana dalla vasca fino a giugno. Al solito anche la campionessa europea non eccelle nella partenza, essendo tra l’altro una specialista delle lunga distanza. Non riesce a recuperare nuotando la sua gara fissa all’ultimo posto.