La prima di campionato è stata molto amara per le nostre Molossine. Un esordio amaro non per il risultato, ma per la brutta pagina di calcio che si è scritta sia dentro che fuori dal campo.
Eravamo consapevoli della grande differenza tecnica in campo tangibile dalla netta supremazia registrata con il risultato finale di 6 a 0 per le casalinghe. Sarebbe dovuta e potuta essere una bella festa dello sport per tanti motivi. Perch√© lo sport è divertimento, integrazione, amicizia e soprattutto RISPETTO. Ma cos√¨ tristemente non è stato.
Si trattava di una partita importante per l’Italia dal lato familiare, perch√© per la seconda volta in Italia, dopo quella di domenica scorsa sempre al campo Il Grillo di Marano, c’era la presenza di padre e figlio sulle panchine opposte e con l’aggiunta della moglie del mister nelle vesti di presidente della Fortitudo Nocerina C.F..
Ma non è stato cos√¨ purtroppo, perch√© è stata scritta una brutta pagina di sport.
Le calciatrici casalinghe hanno messo troppo livore in ogni passaggio soprattutto in ogni contrasto. Tra la partita di Coppa Femminile di domenica scorsa e la prima di campionato di ieri, le Molosse sono uscite dal campo di gioco con una costola inclinata per il portiere, una fortissima contusione al polpaccio con interessamento muscolo per un’ attaccante e una frattura anulare alla mano destra di una centrocampista.
Livore che ha fatto perdere la testa al numero 90 dell’Indipendent Women che appena persa la palla durante il secondo tempo (si era già sul 5 a 0 a favore delle padrone di casa, un risultato oggettivamente vantaggioso) ha colpito alla schiena e fatto cadere l’attaccante rossonero Lucia Adinolfi. Il numero 90 ha continuato ha colpire la piccola Molossina anche a terra con due calci e ha dato uno schiaffo al volto al portiere della Fortitudo Nocerina C.F. che con il capitano rossonero erano intervenute per sedare gli animi.
Brutta pagina anche sugli spalti.
Una parente dell’ attaccante napoletana vedendo la scena corre verso la rete che delimita il campo ed invasiva indirizza parole non eleganti, ma dure alla calciatrice Adinolfi a terra per l’atroce dolore e la signora continua ad offenderla senza un motivo. Dispiace che i dirigenti locali non siano andati verso la signorina a tentare di calmare gli animi. A tentare di porre fine alla situazione ci ha provato saggiamente la presidente della squadra ospite Citarella che ripetutamente è stata minacciata verbalmente non solo dalla signorina, ma da alcuni sostenitori dell’Indipendent Women.
Ovviamente ogni fatto viene visto come si desidera.
L’ errore della nostra presidente è stato alzare la voce ad un certo punto più della signorina con la speranza che il presidente Astarita, padrone di casa, ponesse fine all’isteria della signorina.
Ci può stare una sconfitta visto il divario tecnico, ma l’educazione e il rispetto dei RUOLI anche alla luce della familiarità delle dinamiche che si stavano vivendo dentro e fuori dal campo avrebbero meritato altro epilogo. Anche perch√© sugli spalti c’erano dei bambini. Che esempio si vuole dare a dei bambini, simbolo del nostro futuro?
Per tutto il resto le Molossine hanno un cammino lungo ma l’ impegno, la dedizione e soprattutto il sano amore per questo sport è dalla loro parte!
Dott.ssa Anna Rosa Citarella
Ufficio stampa