Benvenuti nella rubrica “L’Analisi Tattica” di Sportcampania.it, in vista di Torino – Juventus oggi ci occuperemo di analizzare da un punto di vista sia statistico che tecnico-tattico la sorpresa (in negativo) di questo campionato, i granata del Torino. Partiamo da un’indagine statistica generale, dando uno sguardo per cominciare alla classifica del Toro.
Possiamo vedere come i granata siano in una posizione veramente poco consona alla qualità della rosa. Ma il vero focus di oggi è l’effetto Nicola, vediamo infatti dalla slide seguente come sotto la guida di Davide Nicola il Torino abbia conquistato 10 punti in 9 partite. Nelle 18 gare precedenti i granata avevano ottenuto appena 13 punti in 18 gare.
Come detto in apertura la rosa del Torino sta disputando un campionato ben al di sotto delle aspettative… tutta colpa degli allenatori passati di lì? Vediamo qualche statistica individuale:
Il Torino sotto la guida di Davide Nicola ha attaccato e difeso sempre con sistema 352, nella parte tecnico-tattica dell’analisi vedremo le caratteristiche dei granata nel dettaglio. Per ora vediamo la formazione tipo del Toro con qualche statistica dei suoi top player:
Dalle statistiche è evidente come il Torino sia una squadra che muove molto palla in ampiezza, i granata infatti tendono a costruire centralmente per attaccare la zona 3 sulle fasce. La soluzione preferita sulla trequarti avversaria è il cross o traversone, vediamo infatti dalla prima immagine come il Toro costruisca in zona 2 prevalentemente centralmente (45%), ma punti allo sviluppo per vie esterne (38% sinistra e 37% destra). Nella seconda immagine possiamo focalizzare l’attenzione sulle zone di conclusione, i granata come vedremo in seguito invadono l’area con molti uomini su situazione di cross e traversone e quindi concludono prevalentemente in area di rigore (57%).

fonte: whoscored.com
L’impronta che Nicola ha dato alla squadra è quella di un calcio senza dubbio propositivo, vediamo infatti dalla prima immagine come la stragrande maggioranza dei gol arrivino da situazione di azione manovrata, sintomo di ottima fase di possesso. Dalla seconda immagine possiamo capire due cose: il Toro corre molto più in avanti che indietro, infatti la maggior parte dei gol arriva da azione manovrata. Inoltre vediamo come appena due gol subiti siano frutto di ripartenze subite, in seguito vedremo l’ottimo lavoro dei granata per quanto riguarda le coperture preventive.
Passiamo ora all’analisi tecnico-tattica aiutandoci con qualche slide, il Torino come abbiamo detto sviluppa e costruisce con sistema 3-5-2. Il Toro è una squadra che costruisce con facilità avendo quasi sempre superiorità numerica in costruzione grazie al centrale difensivo + play. Muovono molto bene palla in ampiezza ma spesso faticano a scegliere il momento giusto e a realizzare la verticalizzazione, complici le due punte spesso ferme a creare situazioni di 1vs1 sui difensori avversari. Vediamo nella prima slide come il braccetto di destra Izzo giochi praticamente da terzino in costruzione sia bassa che alta, stessa cosa succede dall’altra parte.
Il Torino costruisce centralmente per attaccare esternamente, la soluzione preferita dai granata è il cross dal fondo o traversone dalla trequarti. Eccellono nell’invadere l’area di rigore avversaria portando molti uomini a saltare tra cui anche mezzala e quinto opposti. In più il Toro dispone solitamente di due punte forti fisicamente e brave nel duello aereo, nella slide vediamo il tandem Belotti – Sanabria, quest’ultimo si alterna spesso con Zaza nelle rotazioni.
Continuiamo ora ad analizzare la fase di possesso e vediamo come il Toro sia una squadra difficilmente attaccabile in ripartenza, i granata infatti restano sempre in copertura preventiva 3+1. in più attaccando per vie esterne hanno spesso possibilità di stringere su lato palla e ingabbiare l’avversario con una riaggressione immediata. Vediamo le immagini:
Passiamo ora alla fase di non possesso dei granata. in caso di rimessa dal fondo degli avversari granata pressano altissimi, il principio fondamentale è indirizzare la costruzione avversaria sull’esterno per poi ingabbiarli sul primo stop del terzino. I giocatori del Torino sono incaricati di attaccare ferocemente il riferimento di zona su appoggio laterale, si vengono così a creare dei duelli 1vs1 di conseguenza alla corsa in avanti. Lo vediamo dalle slide seguente:
Con palla in movimento il Torino preferisce impostarsi con blocco medio mantenendo gli stessi principi, indirizzamento esterno e attacco dei riferimenti su palla chiusa laterale. Vediamo come nel match contro la Sampdoria i granata abbiano affrontato il 4-4-2 blucerchiato portando la mezzala di parte su terzino, vediamo inoltre come in fase di non possesso i granata stringano molto su lato palla privilegiando la chiusura delle linee di passaggio corte.
Il vero punto debole dei granata in fase di non possesso è la ricerca della seconda palla, infatti correndo molto in avanti il Torino fatica a correre all’indietro. La Samp ha approfittato di questa pecca e ha spesso alzato la palla saltando il centrocampo, vediamo dall’immagine come la linea di Nicola scappi bene, il centrocampo invece fatica a recuperare lo spazio alle loro spalle; in particolare il mediano Mandragora.
Analizziamo infine due dettagli dei granata. Vediamo infatti nella prima immagine come il Toro affronta la situazione di rimessa laterale lunga, Nicola posiziona un giocatore davanti e uno dietro al ricevente avversario così da impedirgli il controllo in zona pericolosa. Nella seconda immagine vediamo invece come su situazione di punizione laterale i granata si posizionino completamente a zona.
Grazie per l’attenzione, analisi a cura di Francesco Buonaiuto