Vittoria da grande squadra per la banda-Benitez, che dimostra di riuscire a portare i tre punti a casa anche quando, invece del bel gioco, c’è da mettere in campo cattiveria agonistica e spirito di sacrificio. Primo tempo equilibrato, ma azzurri più cinici, ripresa di marca viola con Albiol e compagni attentissimi in fase di non possesso. Dubbi per la prestazione di Calvarese che concede un penalty dubbio alla Viola e poi espelle Cuadrado per doppia simulazione. Ecco le pagelle degli azzurri:
Reina voto 7.5: Provvidenziale in due occasioni, nel primo tempo su Borja Valero e nella ripresa sulla pennellata di Pepito Rossi. Che gara dello spagnolo. Una sicurezza, migliore in campo a pari merito con Callejon. Sul rigore non può nulla. A fine gara si prende la standing ovation del settore ospiti.
Maggio 5.5: Riesce ad arginare discretamente Joaquin, quando però nella sua zona c’è Cuadrado soffre qualche patema in più. Ha la colpa di lasciare i suoi in 10.
Albiol 6.5: Rude e sicuro, sopperisce al gap di velocità con l’offensiva viola con i cosiddetti segreti del mestiere. Insostituibile, forma con Reina e Callejon un tris ispanico fondamentale all’economia del gioco del Napoli in entrambe le fasi.
Fernandez 6: Gara attenta, ma a differenza del suo collega si ‘macchia’ del fallo da rigore su Savic (che non sembra essere poi cos√¨ evidente) ed evidenzia, in fase di possesso, una tranquillità molto relativa, che lo porta a sbagliare qualche pallone di troppo.
Mesto 6: Cuadrado ha un paio di marce in più, ma il buon Giandomenico Mesto, in mezzo a tutti questi nomi spagnoleggianti (ed altisonanti) riesce, come quasi ogni domenica, ergo mercoled√¨, a buscarsi la cosiddetta pagnotta.
Inler 6: Più incudine che martello, si sacrifica per dar man forte al quartetto di difesa. Calcia una buona punizione che finisce col colpire… Pandev!
Behrami 6.5: La sua gara. Quando c’è da mordere, lottare, dare e ricevere calci e spintoni, l’ossigenato mediano elvetico va in estasi. Solito guerriero.
Callejon 7.5: Non ci sono parole per descrivere la sua gara. Un carrarmato con la guidabilità di una smart: attacca e difende senza fermarsi un attimo, è presente in ogni azione degli azzurri e sblocca il risultato con un gol di grande bellezza. Man of the match.
Pandev 5.5: Non è la gara per uno dalle sue caratteristiche. Balbetta sia da “10” che da “9”, ma è tra i primi a pressare quando i viola tentano di imbastire dalle retrovie. Dall’81 Armero sv
Mertens 6.5: Data la gara prettamente di rimessa dei suoi, i suoi spunti in fase offensiva sono meno frequenti del solito. Quando però ha l’occasione giusta, non si tira indietro e anzi, con un sinistro di chirurgica precisione, fissa il risultato sull’1-2 finale. Esce stremato, tra gli applausi del settore ospiti. Dal 66′ Insigne 6: Entra per favorire le ripartenze partenopee ma l’andazzo della gara lo costringe a fare il terzino. Ci mette il cuore.
Higuain 6.5: Gioca con le pantofole, ma quando ispira, grazie a doti regalategli in persona dal dio del calcio, è spaventoso per precisione, estro e qualità. L’assist per Callejon è da manuale del calcio, quello per Mertens è “alla Pipita”. Riesce a sopperire per 60′ ad un fiato non ancora da stakanovista. Dal 62′ Hamsik 4: Mezz’ora anonima. Ci accorgiamo che ha giocato solo previa visione del tabellino. Dov’è finito il nostro campione?
All. Benitez 6.5: Il suo clever-turnover si rivela ancora tale. Stavolta i sacrificati (almeno all’inizio) sono Insigne ed Hamsik, ma cambiando gli addendi, il risultato non muta: Napoli ancora a 3 punti, col fiato sul collo della Roma capolista.