“Come preannunciato alla società e dopo l’ufficializzazione avvenuta in settimana della separazione tra me e la squadra biancoverde, volevo scrivere alcune righe per consegnare il mio saluto al Faiano. Il tutto avviene in un anno che non è stato fortunato, sia per la perdita del grandissimo presidente Emilio Pappalardo sia per la perdita di mia moglie Ilaria, due riferimenti per me importanti a distanza di pochi giorni. Ci tengo a ringraziare l’ U.S. Faiano 1965 che in queste 8 stagioni mi ha consentito di lavorare in un ambiente di grandissimo spessore e qualità. Ho conosciuto persone straordinarie come l’amato presidente Pappalardo, poi Mario Bracco persona perbene e squisita, un signore del calcio con il quale negli anni ho instaurato un rapporto di stima e amicizia, Antonio Villecco che ho avuto modo di conoscere approfonditamente negli ultimi due anni e in modo particolare il nostro segretario Giuseppe Landi. Inutile nascondere il lavoro e la passione che ha messo in tanti anni e che continuerà a mettere. Ci tengo a ringraziare questa società che in questi lunghi anni mi ha consentito di esprimere le mie idee calcistiche, abbiamo vinto un campionato in Promozione e poi sette lunghi anni in Eccellenza, culminati dalla storica esperienza ai Play-Off. Ho conosciuto persone fantastiche, in particolar modo lo staff tecnico che mi ha accompagnato nella passata stagione composto da ragazzi in gamba e preparati come Ceresoli, Lamberti, Vitolo, Gallo e Dell’Isola, così come il dirigente Francesco Lanzetta insieme a Daniela e Pino Belmonte, persone perbene e di una qualità morale di grandissimo livello. Come non menzionare il tuttofare Vincenzo D’Acunto che non ha fatto mancare nulla a me ai ragazzi. Mi posso ritenere fortunato perché nel calcio è difficile trovare persone così, lo dico con grande sincerità. Faccio fatica a parlare perché l’emozione che provo in questo momento è forte. Come la vita mi ha insegnato tutte le storie belle terminano e lo voglio fare in un momento molto difficile per me e credo che sia giusto così. L’U.S. Faiano 1965 sarà parte della mia vita per sempre. Grazie di cuore e in bocca al lupo per il futuro”.