F1. Lauda: Sul podio bisogna salutare il compagno, certi limiti non vanno superati

Il secondo posto al Gran Premio di Monaco non è andato giù a Lewis Hamilton, pilota della Mercedes, che è stato ripreso da Niki Lauda, il presidente non esecutivo della scuderia tedesca. Sul podio bisogna salutare il compagno. Certi limiti non vanno superati ha dichiarato Lauda, ammonendo il comportamento poco educato del pilota che, una volta salito sul podio, non ha stretto la mano al suo stesso compagno di scuderia Nico Rosberg, vincitore a Monaco. Probabilmente l’astio era dovuto al momento nella Q3 quando Nico, per evitare un problema alla sua monoposto, ha rallentato quella di Hamilton, in dirittura d’arrivo verso la quasi sicura pole. Nessuna sanzione è stata data al pilota finlandese che ha concretizzato il suo lavoro del week end nella gara di ieri pomeriggio.

Cos√¨ non va bene, anche perch√© Nico, al contrario, ha sempre salutato il suo collega sul podio. Non parlo cos√¨ perch√© sono una persona educata, ma lo dico per il brand Mercedes. √à qualcosa di cui comincio a preoccuparmi ora, ma penso sia facile da sistemare le parole austere di Lauda fungono da cuscinetto intermediario per ricomporre gli screzi in casa Mercedes. E in attesa del prossimo appuntamento di F1, in Canada, ha rivelato che non ci saranno strascichi: Ho parlato con i piloti prima della gara e non è finita qui. La questione sarà risolta prima di andare in Canada. Lewis non era contento per il secondo posto e questo è normale. Ma alla fine deve accettare che un altro pilota è stato più veloce, tutto questo è molto semplice nelle corse.

Intanto la Ferrari medita sugli errori e sui punti deboli, cercando di superare i limiti tecnici e di migliorare qualche errore di troppo, sempre che la sfortuna non sia contro le rosse. A Monaco la sorte non è stata dalla nostra, soprattutto nel caso di Kimi. Mercedes e Red Bull hanno confermato un potenziale maggiore del nostro, ma grazie ad una bellissima partenza credo che Kimi avrebbe potuto concludere sul podio. Purtroppo durante il periodo di Safety Car la sua F14 T è stata urtata da una Marussia, e questo lo ha costretto a fare due soste nell’arco di due giri, rovinando di fatto la sua gara Pat Fry, responsabile del compartimento dell’autotelaio della Ferrari, si è dichiarato amareggiato per la sfortuna di Raikkonen, unita alla indiscussa inferiorità tecnica della rossa. E in conclusione ha poi parlato della prestazione di Fernando Alonso: Anche Fernando ha avuto un buono scatto al via ma pochi istanti dopo e per tutto il primo settore la sua vettura ha registrato un calo di potenza temporaneo. Fortunatamente è riuscito a non perdere troppe posizioni e a gestire una gara praticamente in solitaria. A Maranello riprenderemo a lavorare sui nostri punti deboli: siamo certi di poter migliorare ed ora dobbiamo dimostrarlo con i fatti

 

Elena Cuomo