Napoli agli ottavi, dove incontrerà il Porto, ma che sofferenza! Fino al 77′, infatti, una prestazione non propriamente sugli scudi degli azzurri ha rischiato di mettere a repentaglio la qualificazione di questi ultimi allo step successivo. La rete di Higuain, però, unita alla prodezza di Reina allo scadere, hanno tolto le castagne dal fuoco. Di Inler il gol in contropiede del 3-1 finale. Ecco le pagelle degli azzurri:
Reina 7.5: Il tiraccio di De Gouzman, quello del pareggio per intenderci, non è un saggio di potenza e precisione ma il mediano olandese è troppo vicino a lui per poter sbagliare. Nel finale è però provvidenziale su Tiandalli, con un volo che vale molto più di un gol. Come sempre, eroico.
Maggio 5.5: L’apporto dell’esterno alto di turno, che si tratti di Callejon o più sporadicamente di Insigne che talvolta si scambia di fascia con lui, è poca cosa. Henrique sul centro-destra non vale l’a volte criticato Fernandez e, diciamocelo, anche il buon Christian non vive la sua miglior serata, specie in fase difensiva.
Henrique 5: Il Napoli vince 3-1 ma il risultato del campo non può cancellare le grandissime difficoltà, specie dalla cintola in giù, dell’undici azzurro. Henrique è sempre in difficoltà: le veloci ali gallesi lo sbeffeggiano e lui arranca per 90 e passa minuti di gioco.
Albiol 6.5: Chi fa da s√©, fa per tre. Ed il buon Raul, anche stasera, vale forse tre difensori. Un gol salvato sulla linea dopo un errore nell’applicazione della tattica del fuorigioco e tanti interventi figli di una grande concentrazione gli valgono (il non difficilissimo da conseguire) scettro di migliore del quartetto difensivo.
Ghoulam 6: Più arruffone del solito col pallone tra i piedi, specie sui calci piazzati. Trema per un rigore reclamato dallo Swansea per un suo intervento ma, per sua fortuna, l’arbitro ci vede bene.
Inler 6: Alla terza occasione a tu per tu con Vorm dei suoi, riesce a dare il gol della sicurezza ai suoi. Fino a quel momento, però, la sua gara è insufficiente.
Behrami 6: Meno brillante del solito in fase di rottura, ma deve faticare per tre, trovandosi spesso a lottare in inferiorità numerica con l’offensiva
Callejon 5.5: Probabilmente la sua gara più anonima da quando è in azzurro. Non commette errori clamorosi, ma è strano vederlo cos√¨ assente dalle due fasi di gioco. Dall’84’ Britos sv.
Pandev 5: Intelligente ed elegante quando deve dirigere le sortite offensive palla al piede, è ahinoi pressoch√© nullo quando si tratta di immedesimarsi nella fase di non possesso. Espone la linea mediana a pericoli centrali. Un lusso che il Napoli di questa sera non può concedersi. Certo che se le due perle per Higuain si fossero tramutati in gol staremmo qui a parlare di un’altra partita. Dal 60′ Hamsik 6.5: Entra per dare quel qualcosa in più alla manovra azzurra e ci riesce appieno. Nel finale, poi, è protagonista degli ultimi tre contropiede che potrebbero (e alla fine, con Inler, chiudono) il match.
Insigne 6.5: Bellissimo gol, unito a qualche narcisismo/egoismo ampiamente evitabile. Quando punta la retroguardia gallese, Chico e colleghi impazziscono. Ma quando lo Swansea allarga il gioco, la parola raddoppio a supporto di Ghoulam suona molto male. Esce tra lo stupore generale. Dal 68′ Mertens 6.5: Nonostante la grande prestazione del suo collega di Fratta, allo scoccare del tempo prestabilito, Dries Mertens viene lanciato in campo per la consueta staffetta. E anche stasera non delude.
Higuain 6: E’ suo il gol che, a poco più di 10′ dalla fine, ammazza lo Swansea. Ma sbaglia troppo sotto porta.
All. Benitez 6: In molti ancora si chiedono perch√© abbia sostituito Insigne con Mertens, guardando il tabellino finale, il risultato gli dà ragione. Ma cosa sarebbe successo se il colpo di testa di Tiandalli fosse entrato? Il bello del calcio, ma il suo Napoli ha ancora molta strada da fare per superare il Porto.
A cura di Mirko Panico