Oltre quindici anni tra parquet e campi all’aperto, indossando diverse casacche per poi guidare direttamente la squadra. Da calcettista tante gioie e dolori, tra i momenti indimenticabili la vittoria con la Rappresentativa Campania al Torneo delle Regioni del 2000, da allenatore una finale di Coppa Italia regionale al primo anno. Abbiamo intervistato in esclusiva mister Augusto Di Iorio, che si appresta a guidare la Partenope C5 in serie B, è a lui che è stata affidata la Prima Squadra.
Un anno sabbatico e poi arriva la chiamata in un progetto nazionale, la Partenope C5, quali sensazioni sulla prossima stagione?
La Partenope c5 mi ha dato una grande occasione, misurarmi in un campionato nazionale è motivo di privilegio e di orgoglio. A prescindere dalla squadra che si riuscirà a realizzare e del contesto del campionato nel quale parteciperemo è il progetto Partenope c5 che mi affascina ed allo stesso tempo incuriosisce, le sensazioni al momento sono tutte positive.
L’obbligo di elementi Under, tra campo e distinta, avrebbe abbassato età media e tasso tecnico, qual è il suo parere?
Più che l’obbligo in sè per sè, un po’ per la tempestica, un po’ per la mancanza di programmazione, parecchie squadre si sono fatte trovare impreparate. Il livello si √© abbassato √© innegabile, ma cos√¨ facendo c’è stato un lancio di ragazzi che altrimenti sarebbe risultato difficilissimo
Un corso di primo livello l’ha messa un gradino sopra nella scelta di un tecnico con progettualità, qual’è la sua filosofia di futsal?
Il corso di primo livello mi ha permesso di conoscere nuove metodologie, visioni diverse, lo stare nelle stesso banco con persone che hanno fatto la storia di questo sport, ma hanno sete di imparare, mi ha fatto crescere molto. Il futsal √© in continua trasformazione e non essendoci tanta didattica in materia, il migliorare √© strettamente collegato al confrontarsi ed all’aggiornarsi. Per quanto riguarda la mia visione, credo tanto nell’allenamento integrato ed adoro il futsal giocato con tanta intensità.
Ogni allenatore ha un mentore e un pupillo, ci dica i suoi?
La professionalità e la cultura del lavoro con le quali Dario Capasso si √© approcciato a questo sport, mi hanno certamente influenzato in tanti comportamenti. Ho cercato di prendere da tutti, ma i tanti anni passati con lui sono quelli più significativi, ora guardo invece con interesse e profonda ammirazione il modo di lavorare, di rinnovare di Massimiliano Bellarte, il suo modo di porsi dà valore a tutti noi allenatori. Per quanto riguarda il pupillo, sono affezionato a tutti i giocatori che ho avuto con me e quelli con i quali ho giocato.
Un progetto che ha la base nei giovani, dai Pulcini alla Prima Squadra in serie B, ma intorno al quale ci vorranno elementi esperti, da quanti sarà composta la rosa?
Per quanto riguarda la rosa, abbiamo delle idee, per adesso ci stiamo concentrando sugli under che avranno un peso ed un numero elevato nel prossimo roster. Per quei giocatori di esperienza che faranno parte del nostro gruppo, per adesso stiamo registrando la grande volontà di tanti di far parte di questo progetto, farò insieme alla società una grossa scrematura per arrivare a quei nomi si quali poter lavorare. Anche la scelta degli over avrà come elemento importante il loro modo di rapportarsi ad un gruppo giovane.
Insomma i nomi sul taccuino di Enzo Imperatore di certo non mancano, bisognerà non farsi incantare da altre squadre ammaliatrici, la sirena è una sola e si chiama Partenope C5, restiamo in attesa che ci sussurri i primi arrivi!