Nel pomeriggio di ieri l’Ebolitana ha festeggiato la qualificazione alla finale di Coppa Italia di Eccellenza e Promozione nonostante la sconfitta contro il Sorrento per 1 a 0. Qualificazione ipotecata nella partita di andata, in cui allo stadio Italia gli uomini di mister Salvatore Nastri ha vinto con il roboante risultato di 4 a 1. Finalista in Coppa assieme al Portici, ma anche e soprattutto prima della classe nel girone B, con il Sorrento che rincorre con 8 punti di ritardo.
Sulla situazione dell’Ebolitana parla in esclusiva per la nostra redazione, il tecnico eburino Salvatore Nastri. Sorpresa o tutto programmato, ecco la risposta: “Noi abbiamo allestito una squadra per lottare per la vittoria del campionato, ma non immaginato che a questo punto potessimo avere 8 punti di vantaggio sul Sorrento, che di sicuro ha un potenziale di giocatori superiore al nostro e soprattutto di aver raggiunto la finale di Coppa Italia vincendo a Sorrento con un 4 a 1”. Nel prossimo impegno, l’Ebolitana sarà impegnata con il Sant’Agnello, nel proprio stadio, una squadra che arriva non di certo con una situazione di classifica semplice. Infatti i costieri sono al terzultimo posto in classifica. Una partita sicuramente facile sulla carta per gli azzurri: “Noi siamo ancora lontani dai traguardi sia per il campionato sia per la coppa, quindi dobbiamo rimanere con i piedi per terra ed essere sempre umili che è stata la nostra forza fino ad oggi. Non dobbiamo rilassarci mai a essere sempre concentrati perch√© nel calcio tutto può cambiare… e poi c’è da considerare che abbiamo entrambe le partita con Faiano e Sorrento fuori casa”. Uno sguardo proprio al Sorrento, che nonostante l’ampio ritardo ha portato a casa, tra Coppa e campionato, 6 punti in tre partite vincendo proprio con l’Ebolitana nella partita di ritorno in Coppa e contro la Battipagliese: “Devo dire la verità … io guardo più in casa mia, ma come dicevo il Sorrento e una formazione fortissima e non dobbiamo abbassare la guardia, ma pensare sempre a preparare le partite una per una come se fossero delle finali”. Infine uno sguardo all’altra finalista, il Portici: “Ci siamo informati sappiamo che e un’ottica squadra con giocatori importanti tipo Manzo, Fava, Ruscio, Di Pietro, ecc. e di sicuro dobbiamo prepararla bene la partita, ma da domani, che riprendiamo gli allenamenti, ci concentriamo sul Sant’Agnello e trovare i giusti stimoli per affrontarla con il massimo dell’impegno”. L’anno scorso la finale si giocò ad Avellino: “Ancora non sappiamo dove si giocherà, si dice Sarno, ma se si dovesse giocare ad Avellino sarei contento, al Partenio ne ho giocata già una e la vinsi, Ebolitana-Arzanese”. Quindi si affida alla scaramanzia: “Certo, nel calcio siamo tutti scaramantici, ma il Partenio ha sempre il suo fascino”.
Cristina Mariano