I Dilettanti si fermano. Il “Prof.” Bianco: “Scelta giusta. Ecco come vanno tenuti sul pezzo i calciatori”

Dalla Serie D in giù ci si torna a fermare a causa del Covid-19: negli scorsi giorni, infatti, il Dipartimento Interregionale ha stabilito che la ripresa dei campionati dilettantistici, inizialmente prevista per la giornata di ieri, avvenga invece domenica 23 gennaio. Una situazione che di certo non è ottimale per calciatori e staff, visto che di fatto si resta fermi per un mese nel momento clou della stagione. Di questo ha parlato, sulle colonne del quotidiano Metropolis, uno dei più importanti (e vincenti) preparatori atletici della Campania, e non solo: Tommaso Bianco, per tutti “Il Prof”, oggi all’Afragolese ma con un passato anche tra le fila di Arzanese, Turris, Neapolis, Frattese, Nola, Savoia e Campobasso. Queste le sue parole: “Credo che fermarsi sia stata la scelta giusta, perché in questo momento i dati sono tornati ad essere allarmanti. La variante Omicron è sicuramente meno grave ma più contagiosa, ed il calcio è pur sempre uno sport di contatto: con la situazione attuale, basta giocare contro uno o due inconsapevoli positivi che si contagia tutta la squadra. Non giocando, qualcosa sicuramente la perdi dal punto di vista del ritmo. Bisogna essere bravi a tenere i ragazzi sempre sul pezzo”.

Il Prof. prosegue: “Personalmente non mi piacciono i carichi di lavoro eccessivi o quei richiami che si facevano a metà stagione negli anni passati. Ogni preparatore ha una sua metodologia, io sto impostando gli allenamenti sulle settimane-tipo che facciamo durante il campionato, ma cercando di variare il più possibile le attività, in modo che i ragazzi non si annoino e abbiano una mente sempre allenata a cose nuove. Al momento stiamo evitando allenamenti congiunti ed amichevoli, anche con la nostra Juniores, sebbene anche loro siano tamponati, come noi, ogni 48-72 ore. Preferiamo fare partitelle solo tra noi della Prima Squadra, anche se ovviamente non è la stessa cosa che farle contro un avversario”.

In conclusione, Bianco parla di come il fatto di contrarre il Coronavirus possa incidere sulle prestazioni di un calciatore: “Il Covid ha certamente portato dei seri problemi agli atleti. Sono stati fatti degli studi in tal senso che hanno evidenziato come, rispetto all’epoca pre-pandemica, i giocatori si stanno infortunando in maniera molto più frequente, soprattutto a livello muscolare. Al netto di questo, non tutti quelli che hanno contratto il virus tornano in forma nello stesso arco di tempo: chi ha fatto cure a base di cortisone o antibiotici ci mette sicuramente di più, perché l’organismo ha bisogno di tempo per smaltirli, mentre chi lo ha contratto in forma lieve ha meno difficoltà a ritrovare in breve tempo la condizione ottimale”.