Il patron del Cagliari Calcio Massimo Cellino non sara’ il proprietario del Leeds. Lo stop e’ arrivato dalla Football League, la Lega inglese responsabile della Championship in cui milita il club, alla luce della condanna per il mancato pagamento dell’Iva su un’imbarcazione emessa la scorsa settimana nei confronti del presidente rossoblu. Il 17 marzo scorso il giudice del tribunale di Cagliari gli ha inflitto una sanzione di 600mila euro per aver evaso Iva e dazi comprando una barca negli Stati Uniti, per la quale, dopo il sequestro, e’ stata disposta anche la confisca.
Il 7 febbraio scorso era stato ufficializzato il passato del Leeds United, squadra del campionato di calcio inglese, nelle mani di Cellino: la GFH Capital, azionista di maggioranza del club che milita nella seconda divisione inglese, aveva confermato di aver ceduto il 75% delle quote alla Eleonora Sport Ltd, societa’ di proprieta’ della famiglia Cellino. GFH Capital avrebbe confermato il 25%.
Ma per la ratifica dell’accordo era necessario il placet della Football League, che doveva esaminare le credenziali dell’imprenditore sardo, 57 anni. Nel frattempo, pero’, e’ arrivata la condanna per la monoalbero acquistata da Cellino negli Usa e portata in Italia con un permesso turistico: in questo modo l’imprenditore ha evaso – secondo quanto emerso nel processo – Iva e dazi per un totale di circa 400mila euro. Per la Lega inglese, questa condanna rappresenta una “condizione squalificante” intervenuta nel bel mezzo del test “Fit and proper” cui sono sottoposti tutti coloro che presentano proposte d’acquisto di quote di un club inglese superiori al 30%. Cellino, che ha gia’ investito oltre 2,4 milioni di euro nel club dello Yorkshire, ha 14 giorni di tempo per presentare appello contro la decisione, assunta all’unanimita’ dalla Football League e che lascia la squadra in una situazione di pesante incertezza. Peraltro, i guai con la giustizia del presidente rossoblu’ potrebbero non terminare con la condanna per contrabbando doganale. Restano ancora aperti i procedimenti che riguardano un’altra imbarcazione – la “Lucky 23” finita sotto sequestro lo scorso luglio – e un Range Rover, targato Miami, cui aveva messo i sigilli la guardia di finanza nel 2012. Sono identiche le contestazioni anche perche’, sempre stando alle accuse, Cellino avrebbe acquistato questi due mezzi negli Stati Uniti, riuscendo ad evadere Iva e dazi nel portarli in Italia. Queste ultime accuse vanno ad aggiungersi a quella di peculato contestata nell’inchiesta della procura sullo stadio di Is Arenas di Quartu (Cagliari). L’indagine, ormai vicina alla chiusura, aveva suscitato grande clamore dopo l’arresto del presidente del Cagliari Calcio, finito in carcere il 14 febbraio 2013 assieme al sindaco di Quartu Mauro Contini e all’assessore comunale ai Lavori Pubblici Stefano Lilliu.
Nel motivare il suo no alla ratifica dell’accordo sul Leeds, la Lega inglese, chiamata a dichiarare Cellino persona “adatta e corretta”, ha parlato invece di condizione che impedisce di considerarla tale. In altre parole, “Cellino e’ stato condannato per un reato che riguarda atti che potrebbero ragionevolmente essere considerati disonesti”. Entusiasta al momento dell’accordo con la GFH Capital (“in Italia guidavo una Fiat 500, ora ho la chance di condurre una Ferrari”), Cellino si era via via indispettito per l’atteggiamento della Football League, che prendeva tempo, al punto da raccontare al “Guardian” di sentirsi “umiliato”. “A questo punto”, aveva dichiarato il patron rossoblu il 12 marzo scorso, “mi chiedo perche’ sono stato trattato cosi’ male nonostante abbia pagato stipendi e debiti negli ultimi due mesi. Se non sono il benvenuto, me ne andro’ in silenzio come sono arrivato. Sono troppo vecchio per combattere guerre che non sono mie”. Agi.