Ciclismo. Colbrelli nella storia, è azzurro il primato Parigi-Roubaix

Non vuole finire l’incredibile anno italiano. Il mondo dello sport, e non solo, continua ad essere sorvolato da un cielo tricolore, figlio di un filotto di successi quasi immemore. Dall’Eurovision a Wimbledon, dove Matteo Berrettini è arrivato per la prima volta nella storia.  Da lì a Wembley e poi i successi a Tokyo, da record e non, la settimana dei giochi paralimpiadi, dove nel villaggio olimpico si sentivano riecheggiare le note di “Nel blu dipinto di blu” di Modugno, emblema musicale della conquista mondiale da parte dell’Italia. E poi campionato europei di ciclismo, mondiali con il Polo, il cricket, ad Inghilterra battuta, il motocross, il volley, la pasticceria. E ancora, e ancora.

Non è certo finita qui. Perchè anche oggi l’Italia porta a casa un grande successo. Dopo 22 anni, in una domenica di pioggia e fango, l’Italia festeggia la vittoria nella storica e importante pista Parigi-Roubaix. Un successo raggiunto dal bresciano Sonny Colbrelli, reduce dalla vittoria del campionato italiano e dell’Europeo. A farne le spese Van der Poel e Vermeersch. Meno felice Moscon, che dopo aver bucato è caduto, perdendo l’occasione di chiudere con un successo strameritato dopo aver ammazzato la gara. Mancavano solo 25 km, circa, dall’arrivo.

Per Colbrelli si eguaglia, ora, la vittoria di Tofi nel 1999, ultima volta in cui l’Italia ha primeggiato nella Parigi-Roubaix.