Benritrovati al nostro diciottesimo appuntamento con la rubrica del mercoled√¨ targata SportCampania.it, Chi l’ha visto‚Ķin campo!. Oggi parleremo di Sossio Aruta, il Re Leone, attaccante campano classe ‚Äò70, nativo di Castellammare di Stabia.
GLI INIZI. Correva l’anno o meglio la stagione 1988/89 quando Sossio Aruta all’età di 18 anni faceva il suo esordio nel campionato di Serie D con la maglia giallorossa del Sant’Antonio Abate. Il giovane calciatore ha i numeri giusti e promette bene; dopo una stagione condita con 2 reti in 20 apparizioni, Sossio viene ingaggiato dal Cosenza che all’epoca militava nel campionato di Serie B e dove trova la concorrenza di un certo Michele Padovano. In Calabria è solo di passaggio, Sossio non scende mai in campo e quindi decide di trasferirsi al Savoia in Serie D. A Torre Annunziata riesce a mettere in mostra tutto il suo repertorio, realizzando 15 reti in 30 partite, numeri eccezionali per un attaccante appena diciannovenne che, quando andrà via a fine stagione, lascerà un gran bel ricordo di se nel cuore dei tifosi oplontini.
L’ESORDIO TRA I PROFESSIONISTI. Dopo aver lasciato Torre Annunziata, il Re Leone viene acquistato dal Francavilla, squadra abruzzese che milita nel campionato di Serie C2. Sossio firma con il club giallorosso un contratto triennale che lo legherà fino alla stagione 1992/93. L’esordio tra i professionisti non è forse quello tanto sperato, la prima stagione mette a segno solo 2 reti in 26 partite, nella seconda altre due, ma nella terza ed ultima stagione, migliora il suo score personale mettendo a segno 8 reti, che però non evitano al Francavilla di retrocedere nel Campionato Nazionale Dilettanti. Ed è proprio dalla Serie D che Aruta ricomincia, ma non con gli abruzzesi, bens√¨ indossando la maglia rossoblù del Taranto. In Puglia ci resterà per quattro anni, tentando per ben 2 volte l’assalto alla C2, cosa che vi riesce nella stagione 1994/95, trascinando a suon di goal i suoi compagni di squadra verso il primo gradino dei professionisti, a fine anno saranno 18 le reti messe a segno dal Re Leone. La sua esperienza col Taranto è molto positiva, Sossio realizza 39 reti in 63 presenze tra Serie D e C2, prima di lasciare il club ionico ed entrando nel cuore dei tifosi.
Nel 1996, l’attaccante di Castellammare di Stabia, resta in C2 vestendo la maglia del Benevento per una sola stagione, dove realizza 9 reti in 28 partite; per poi accettare il trasferimento in abruzzo dove fa il suo ritorno in Serie B con i biancoazzurri del Pescara. E’ la sua grande occasione, con i Delfini collezione 19 presenza, arricchite da 3 reti (le uniche realizzate in cadetteria, ndr); ma a fine anno lascia Pescara per fare ritorno in Serie C. Sossio gioca un anno con la Fermana in C1 dove realizza 4 reti in 7 presenze, poi è protagonista con la maglia dell’Ascoli ancora in C1. Con i marchigiani gioca 46 partite condite da 9 reti in due stagioni, memorabile resta l’incornata vincete che mandò in estasi i tifosi bianconeri al Del Duca, una grande prestazione macchiata dalla rissa di fine gara che gli costò una squalifica di due mesi, inflittagli dal Giudice Sportivo.
IL RITORNO A BENEVENTO E LA PARENTESI AL FROSINONE. Nel 2000, ormai trentenne e quindi nel pieno della sua maturazione, lascia Ascoli per trasferirsi in Serie C2 al Foggia. Ma in Puglia le cose non vanno bene e dopo appena 4 partite, decide di cambiare aria. Valigie alla mano, il Re Leone fa il suo ritorno a Benevento in Serie C1, in questa stagione (2000/2001) realizza 7 reti in 14 presenze. Ma nel gennaio del 2001 scende di categoria, in prestito alla Puteolana in Serie C2, dove vedrà il campo 10 volte, nella seconda parte della stagione, con una sola rete messa a segno. Conclusasi la parentesi con i granata di Pozzuoli, Aruta torna tra le fila dei sanniti per disputare solo una stagione, che però sarà ricordata dai tifosi giallorossi per quella rete messa a segno nel derby contro la rivale Nocerina, durante i play-out. Nell’agosto del 2009 arriva la proposta del Frosinone, Sossio Aruta sposa subito la causa. Sembra essere il suo ambiente idea, il Re Leone con i Leoni gialloazzurri; in Ciociaria il bomber di Castellammare parte bene, segna partita dopo partita, ma diversamente dalle prestazioni del suo campione, il Frosinone non vive un’ottima stagione e dopo la sconfitta interna contro il Giugliano si tocca il fondo: la reazione dei tifosi è violenta, e durante una contestazione alla squadra l’auto di Aruta viene presa di mira, mentre l’attaccante usciva dallo stadio. Sossio reagisce attaccando alcuni tifosi e mentre cerca di ripartire con la sua auto, investe involontariamente una poliziotta (rimasta illesa, ndr). Ormai i rapporti con la tifoseria sono decisamente incrinati e lo stato d’animo di Aruta non è dei migliori, e finisce con l’influire anche sulle sue prestazioni. A fine stagione arriva un’altra squalifica per Sossio, legata ad un’altra rissa che vende coinvolti altri compagni di squadra, ossia, quella nata nel tunnel che porta agli spogliatoi al termine del derby perso col Latina. Viene sanzionata una squalifica di 1 anno e 6 mesi, poi ridotta fino a gennaio del 2004.
LA SERIE D. Il Re Leone non ne può più di Frosinone e la stagione successiva fa il suo ritorno a Torre Annunziata, vestendo ancora per un anno la maglia del Savoia. Fa il suo ritorno in campo a gennaio, quando finisce la squalifica, riuscendo a disputare la seconda parte della stagione ad ottimi livelli, realizzando 9 reti in 17 partite. Ma anno nuovo vita nuova o meglio squadra nuova e l’attaccante lascia Torre Annunziata per passare al Cosenza, sempre in Serie D, dopo ben 15 anni. Tuttavia, la Calabria si rivela terra ostile per il bomber di Castellammare, che non trova molto spazio in un ambiente a lui poco congeniale.
IL REALITY SHOW. Sossio mette fine alla sua esperienza col Cosenza ed inizia a guardarsi intorno, a valutare le varie opzioni future, in molti lo davano già per finito e pronto ad appendere gli scarpini al chiodo. Ma invece l’annuncio del ritiro non arriva, e non arriverà mai per ora; Aruta accetta di partecipare al reality show in onda su Italia 1 Campioni ‚Äì Il Sogno, dove una squadra di Serie D, il Cervia, viene seguita 24 su 24. A Cervia le telecamere mettono in mostra all’intera nazione le qualità del bomber campano sia dentro che fuori dal campo; Aruta segna con continuità, ormai l’incolore esperienza in Calabria sembra un opaco ricordo. Il Re Leone si impegna molto, tutti notano il suo carattere grintoso e anche in allenamento da il 110%. In questa stagione Aruta mette a segno 13 reti in 25 partite.
LE SERIE MINORI E IL SAN MARINO. Terminata l’esperienza davanti alle telecamere, Sossio lascia il Cervia ma non la Romagna accettando la proposta del Comacchio Lidi, squadra militante nel campionato Eccellenza romagnola. Con i rossoblù è un fiume in piena, realizza 30 reti in 24 partite, cos√¨ come la stagione seguente alla Copparese, sempre in Eccellenza, dove mette a segno altre 25 reti in 28 partite.
Nel 2009 passa al Tre Fiori, compagine militante nel campionato di Serie A sammarinese. Con i gialloblù conquista un campionato e una Coppa Titano, mettendo a segno ben 24 reti trascinando il suo club al primo turno dei preliminari di Champions League. Nella stagione 2010/11, Sossio fa il suo esordio in Champions con la maglia del Tre Fiori, giocando da titolare nella gara persa contro il Rudar Pljevlja.
Nell’estate del 2011, Aruta si accorda con la Rubierese, compagine emiliana militante nel campionato di Promozione. Con i biancorossi disputa un’ottima stagione, andando a segno ben 19 volte in 39 presenze, prima di fare il suo ritorno al Cervia, in Promozione, nella stagione 2012/13 in cui realizza 7 reti in 11 partite. Ma il ritorno dura ben poco, il Sossio Aruta nel gennaio del 2013 riprende la strada che lo porta a San Marino, questa volta tra le fila del La Fiorita, sempre nella massima serie del campionato sammarinese, dove disputa la seconda parte di stagione. Finita la stagione e alla veneranda età di 43 anni, passa al Real Miramare, nel Girone D del campionato di Promozione dell’Emilia Romagna. Anche qui nonostante l’età mette in mostra la sua classe, ma nel dicembre del 2013 passa all’Hatria, nel campionato di Promozione abruzzese, dove fino ad ora ha messo a segno 4 reti in 5 presenze.
Una vita vissuta sui campi da calcio a suon di goal per il Re Leone 100% stabiese, che però non è mai riuscito ad indossare la maglia delle sue amate vespe. Una carriera pazzesca quella di Sossio Aruta, che potrebbe culminare al termine di questa stagione, ma la voglia di giocare e combattere è sempre viva nel cuore dell’attaccante campano che di certo non ha perso il vizio del goal, anche se la carta d’identità si appresta a dire 44 alla voce età.
Gianfranco Collaro