Chi l’ha visto…in campo! Emiliano Bonazzoli: un italiano in Ungheria

Benritrovati al nostro ventunesimo appuntamento con la rubrica del mercoled√¨ targata SportCampania.it, Chi l’ha visto‚Ķin campo!. Oggi parleremo di Emiliano Bonazzoli, attaccante classe 79′ originario di Asola, nel mantovano.

GLI INIZI. Emiliano inizia a giocare a calcio con il Voluntas, prima di entrare a far parte delle giovanili del Brescia nella stagione 1996/1997. Un anno più tardi, all’età di diciotto anni, fa anche il suo esordio nel campionato di Serie B. In Lombardia resta per due stagioni arrivando in Serie A, ma qui gioca con il contagocce e senza riuscire a siglare mai una rete. Per farlo crescere il Brescia lo gira in prestito per una stagione al Cesena, sempre in Serie B. In Romagna trova gli spazi giusti e la continuità, ben presto arriva anche la sua prima rete, a fine campionato collezionerà 21 presenze. Tutto sommato un’annata positiva, che gli permette di ritornare a Brescia, nel frattempo retrocesso in cadetteria, ricco di una buona esperienza.

L’ESPOLOSIONE. Al Brescia ritorna dalla porta principale, conquistandosi subito la maglia da titolare e riuscendosi finalmente a consacrare come attaccante, realizzando 10 reti in 35 partite in stagione, contribuendo alla risalita in Serie A delle Rondinelle. Le prestazioni di Emiliano suscitano l’interesse del Parma, che nell’estate del 200o lo acquista a titolo definitivo. In Emilia fatica un poco ad integrarsi e nella finestra di mercato invernale viene girato in prestito all’Hellas Verona. Con gli Scaligeri gioca tutta la seconda parte di stagione, mettendo a segno 7 reti in 28 partite, aiutando i gialloblù a centrare la salvezza. Le sue prestazioni gli permettono di riconquistare la dirigenza ducale, che lo conferma per la stagione successiva; ma la spietata concorrenza in attacco, tra i quali Alberto Gilardino e Marco Di Vaio, non lascia molto spazio all’attaccante mantovano, che in un anno e mezzo riesce ad andare in campo solo 38 volte, segnando solo 8 volte.

CALABRIA MIA. Alla ricerca di spazi, Bonazzoli accetta il prestito alla Reggina, dove all’epoca in attacco c’era la concorrenza di David Di Michele e ErjonBogdani. Diversamente da Parma, qui diventa subito titolare contribuendo alla salvezza degli amaranto una rete, nello spareggio, contro l’Atalanta. Il club calabrese riscatta l’attaccante che giocherà con la Reggina per altri due anni, prima di decidere di cambiare aria.

SAMPDORIA. Con l’arrivo di Rolando Bianchi alla Reggina, Bonazzoli di cambiare squadra. A cercarlo è la Sampdoria, che lo ingaggia con la formula del prestito con diritto di riscatto. Con i blucerchiati, Emiliano segna in continuità, ben 9 reti in 17 partite, ma un brutto infortunio lo costringe anzitempo a concludere la sua prima stagione in Liguria. A fine stagione viene comunque riscattato dalla Sampdoria, che lo aiuta a riprendersi dal lungo stop. Ritorna a giocare con continuità, ma prima un infortunio al dito della mano, poi uno più grave al legamento crociato del ginocchio sinistro (il primo infortunio era a quello destro, ndr) lo costringono ancora una volta a chiudere la stagione prima del tempo. Resta con i blucerchiati altri due anni, dove però non riesce più ad incidere come agli inizi, riuscendo però a diventare l’attaccante doriano più prolifico nelle coppe europee con 5 reti.

RITORNO ALLA REGGINA. Nel gennaio del 2009 passa in prestito con diritto di riscatto alla Fiorentina, nell’affare che porta in Liguria Giampaolo Pazzini. A fine stagione non viene riscattato dai viola e Bonazzoli ritornando alla Reggina in Serie B, dopo aver rifiutato un trasferimento al Besiktas. A Reggio Calabria resta per altri tre anni, con cui riesce anche a realizzare 100 reti in campionato; Bonazzoli è molto legato alla società calabrese, tanto da dimezzarsi l’oneroso ingaggio per sostenere il presidente Lillo Foti. Nell’agosto del 2012 però, rescinde il suo contratto con la Reggina.

AL PADOVA. Senza squadra e alla ricerca di un contratto, trova sistemazione al Padova solo nel mese di novembre. Il suo accordo però potrà essere formalizzato solo alla riapertura del mercato invernale. Con i biancoscudati farà il suo esordio nel mese di febbraio del 2013, al termine della stagione collezionerà 11 presenze condite da 3 sole reti, ma concludendo anticipatamente il suo campionato a causa di un doppio infortunio, ossia, una lesione di primo grado al retto femorale della gamba destra e di primo/secondo grado del soleo di sinistra.

IN SERIE D E IN UNGHERIA. Svincolato del club veneto, Bonazzoli trova l’accordo con una squadra di Serie D, il Marano che ha ambizioni di promozione; ma dopo appena due mesi lascia il club vicentino, disputando 5 partite tra campionato e coppa Italia, senza incidere. Nella sessione di mercato invernale, Emiliano passa al Honv√©d, storia squadra del campionato ungherese, in cui ha militato anche il grande Ferenc Pusk√°s e i campioni della nazionale magiara J√≥zsef Bozsik, Zolt√°n Czibor e S√°ndor Kocsis. Dove ha ritrovato gli italiani Lupoli, Alcibiade, Mancini e il tecnico Marco Rossi, ex Cavese e Scafatese.

Gianfranco Collaro