Chi l’ha visto…in campo! Toledo, il brasiliano girovago del calcio italiano

Ben ritrovati al nostro quinto appuntamento con la rubrica del mercoled√¨ targata Sportcampania.it, Chi l’ha visto‚Ķin campo!. Oggi parleremo di Robson Machado Toledo, o meglio conosciuto solo col nome di Toledo, centrocampista offensivo ex Napoli e Udinese.

Il giovane Toledo, inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio, tra le fila del Campinas ma nel 1999, il calciatore viene opzionato e acquistato dal Perugia dell’allora presidente Gaucci, dietro suggerimento di un grande del calcio mondiale, Careca. In Umbria, viene aggregato alla squadra giovanile dove ci resta un solo anno, in quanto viene aggregato alla prima squadra,ma dopo alcuni mesi in ombra viene ceduto in prestito al Lugano, in Svizzera, dove però non riesce a collezionare nessuna presenza. Nella stessa stagione, Robson lascia la Svizzera per andare ancora in prestito, ma questa volta in terra greca, tra le fila del Kavala. Con i greci riesce a ritagliarsi un piccolo spazio, collezionando 12 presenze con 2 reti messe a segno nella Beta Ethniki (ora Football League, ndr), seconda divisione del calcio greco.

Conclusa l’esperienza ellenica, Toledo torna a Perugia e rescinde il contratto con la società umbra, firmando un contratto con il Rieti, compagine laziale militante nel campionato di Serie D. Con gli amaranto celeste mette a tabellino ben 14 presenze ma solo una rete.

Anche nel Lazio ci resta poco, giusto un anno e nell’estate del 2002 passa al Catanzaro in Serie C2, dove ci resta per due anni, arrivando a giocare nella stagione successiva il campionato di Serie C1. L’esperienza calabrese si rivela positiva per il centrocampista brasiliano che in due anni colleziona 52 presenze e 5 reti.

Le sue prestazioni con la maglia dei giallorossi di Calabria vengono notate dagli emissari dell’Udinese e cos√¨ nel gennaio 2004 viene acquistato dalla società friuliana in comproprietà, restando però a Catanzaro. Finita la stagione, il sodalizio di cui fa capo il patron Pozzo, gira il giocatore in prestito al Napoli. All’epoca di certo non era il Napoli attuale di Hamsik e co., ma era una squadra che doveva riprendersi dal fallimento e ripartire dalla Serie C1. Al San Paolo, Toledo cerca di mettersi subito in mostra e tra i tifosi iniziano a fioccare i paragoni con l’ultimo brasiliano di colore, che ricordano all’ombra del Vesuvio, ovvero Beto. Però la sua stagione non è da considerarsi positiva, scende in campo 11 volte nel girone di andata andando a segno una sola volta.

Nell’inverno del 2005, il Napoli lo inserisce nell’operazione Capparella, e Toledo finisce in prestito all’Ascoli. Con i marchigiani non riuscirà ad esprimersi scendendo in campo solo 8 volte, nella seconda parte della stagione. Finita la stagione ed ancora di proprietà dell’Udinese, finisce in prestito al Cisco Roma (attuale Atletico Roma non più in attività, ndr) dove riesce a disputare tutto un campionato di Serie C, giocando 33 partite e realizzando 3 reti; l’anno dopo non viene confermato e viene girato ancora in prestito, ma con la formula del diritto di riscatto, al Taranto. In Puglia, Toledo gioca ancora con continuità, disputando 31 gare e segnando 4 reti nella stagione 2006/07.

Nell’estate del 2007, viene acquistato con la formula della comproprietà dal Ravenna, compagine romagnola, neo promossa nel campionato di Serie B. Per Toledo si aprono le porte della cadetteria e la sua prima stagione in Romagna è positiva con 37 presenze e 4 gol messi a segno, però la sua stagione finisce nel peggiore dei modi: il Ravenna retrocede e Robson viene messo fuori rosa a causa di un violento litigio con alcuni tifosi ravennati. La rottura con la tifoserie è tale che la società romagnola lo manda in prestito nella Prima Divisione della neo nata Lega Pro (ex Serie C, ndr) al Pro Patria. Con i biancoblù forse gioca la sua miglior stagione della sua carriera, realizzando 8 reti in 29 gare, finendo al secondo posto e perdendo la finale play-off contro il Padova. Finito il prestito, torna a Ravenna in Lega Pro, dove disputa quasi tutto il campionato, collezionando 32 presenze e un paio di reti.

Non soddisfatto dal sodalizio romagnolo, passa in prestito prima alla Triestina in Serie B, con cui mette a curriculum 16 presenze senza mai andare a rete; poi alla Cremonese, ma anche qui non riesce a trovare la sua dimensione. Conclusasi quest’ultima esperienza, Toledo rescinde il contratto con il Ravenna e da svincolato viene ingaggiato dal Como, firmando un contratto annuale. Con la compagine lariana, disputa il campionato di Lega Pro ‚Äì Prima Divisione, scendendo sul terreno di gioco 24 volte e realizzando 3 reti. Ma a fine stagione , Robson resta senza squadra e senza contratto.

Svincolato, Toledo cerca di trovare una nuova dimensione per rilanciarsi, e cos√¨ nel dicembre del 2012, firma con la Pistoiese, in Serie D. Con i toscani gioca 24 partite mettendo a segno ben 4 reti nella stagione 2012/13. Attualmente Toledo gioca ancora con la maglia della Pistoiese ed è una pedina fondamentale nello scacchiere di mister Morgia che punta alla vittoria del campionato di Serie D ‚Äì Girone E.