Benritrovati al nostro diciassettesimo appuntamento con la rubrica del mercoled√¨ targata SportCampania.it, Chi l’ha visto‚Ķin campo!. Oggi parleremo di Re Giorgio Corona, bomber siciliano protagonista di una carriera che va dal campionato dilettantistico di Promozione fino ai grandi campi da calcio della Serie A.
GLI INIZI DILETTANTISTICI. La carriera calcistica di Giorgio Corona ha avuto inizio nella squadra della piccola cittadina di Cinisi, che allora disputava il campionato di Promozione. Il giovane Corona si allenava con il Palermo di Ignazio Arcoleo e poi la domenica andava a giocare con il Cinisi. La sua carriera però ebbe una frenata improvvisa, quando il padre per motivi di studio, lo fece allontanare dai campi da calcio, ma l’amore per il calcio era troppo forte e Giorgio ritorna a solcare il rettangolo di gioco due anni più tardi, ancora con il Cinisi. Il suo non sembra un ritorno, perch√© Corona da subito dimostrazione di essere una macchina da goal, che non è mai stata lontana da questo mondo, realizzando 34 reti in 28 partite. Queste prestazioni eccellenti gli aprono le porte della Serie D nel 1997, firmando con il Milazzo che all’epoca era allenata da un giovane Pasquale Marino, che valorizzerà molto il bomber siciliano. Con i rossoblù siciliani disputa un’ottima stagione, mettendo a segno 19 reti in 33 partite, arrivando secondi in classifica dietro solo al Messina.
TRA I PROFESSIONISTI. Dopo la fantastica stagione al Milazzo, per Re Giorgio si aprono le porte della Serie C, a volerlo è proprio il Messina che, appena approdata in Serie C2, punta molto sull’attaccante palermitano. Con la squadra dello Stretto giocherà 27 partite ma realizzando soltanto tre reti. Non proprio un grande esordio tra i professionisti, ma l’anno successivo passa al Tricase, sembre in C2 dove realizza 10 reti in 33 gare ufficiali; è l’anno della consacrazione in Serie C, in Puglia resta solo un anno per poi passare al Campobasso, compagine molisana neo promossa in C2. Con i molisani riesce a fare ancora meglio, superando il suo record ottenuto con il Tricase, realizzando 15 reti in una stagione e trascinando i rossoblù a disputare la finale play-off persa contro il Sora. La carriera di Re Giorgio prosegue, ancora nel primo gradino professionistico, vestendo la maglia dei campani del Giugliano. Tra le fila dei Trigrotti ci resta solo un anno, condito da 13 reti prima di passare al Brindisi dove continua a migliorare il proprio score con 22 reti messe a segno in una stagione, regalando la Coppa Italia di Serie C ai pugliesi. Finalmente il suo fiuto per il goal e le sue caratteristiche di bomber di razza gli aprono le porte della Serie C1, dove ad attenderlo trova un ambizioso Catanzaro; infatti il club calabrese puntava su di lui per raggiungere il campionato cadetto.
LA CONQUISTA DELLA CADETTERIA. I calabresi fanno bene a puntare su Giorgio Corona, poiché il bomber palermitano trascina a suon di goal i giallorossi alla conquista della tanto sperata Serie B, che mancava da circa 14 anni. Nella sua prima stagione con i calabresi realizza 19 reti superando il record detenuto da Massimo Palanca.
Intanto è arrivata la Serie B, che per l’attaccante siciliano significa una nuova sfida. Corona fa il suo esordio nel campionato cadetto e l’appuntamento con la rete non tarda ad arrivare, infatti l’attaccante mette a segno il suo primo goal contro il Bari dopo 13 minuti di gioco. La sua prima stagione in Serie B gli frutta 13 reti, ma che non servono ai giallorossi ad evitare la retrocessione, che però viene scongiurata nel primo anno, grazie al ripescaggio; ma non nel secondo, dove il Catanzaro finisce nuovamente in ultima posizione con retrocessione in C1. Nonostante il passo indietro di categoria, Re Giorgio è comunque molto cercato sul mercato che va dalla Serie C fino alla Serie A.
STAIRWAY TO SERIE A. Come dicevamo, il bomber palermitano è molto ricercato nella Penisola, squadre di Serie C e B cercando di ottenere le sue prestazioni. Alla fine però piomba su di lui il Catania allenato proprio da chi lo lanciò ai tempi del Milazzo, Pasquale Marino; il costo del cartellino pagato dagli elefantini è di circa 600mila euro. Esordisce nel massimo campionato italiano all’età di 32 anni e con gli etnei resta solo un anno, in cui realizza 7 reti in 32 gare di campionato, lasciando un bellissimo ricordo di se sotto l’ombra dell’Etna, nonostante sia un palermitano in terra catanese.
COME BACK TO MESSINA. Dopo aver provato i campi della serie A, nella stagione 2007/2008 torna in cadetteria ed è protagonista con la maglia del Mantova. In Lombardia resta due anni in cui però realizza soltanto 17 reti, sette il primo anno e dieci in quella successiva. Nella stagione 2009/2010 scende ancora di categoria, firmando un contratto con il Taranto e successivamente passa in prestito alla Juve Stabia, aiutando il club campano a conquistare la Coppa Italia Lega Pro e a centrare la storica promozione in Serie B che mancava da sessant’anni. Terminato il prestito, il bomber siciliano torna al Taranto dove rescinde il contratto che lo legava alla società pugliese. Senza squadra Giorgio Corona è alla ricerca di nuove sfide, nonostante la sua carta d’identità dica 37 alla voce età. A fargli una proposta allettante è il Messina di Pietro Lo Monaco, che disputa il campionato di Serie D e punta molto su di lui. Re Giorgio ritorna in Sicilia dopo 13 anni di girovagare di campionato in campionato; contribuendo a suon di goal, nella sua seconda stagione, alla promozione in Seconda Divisione della Lega Pro, siglando 16 reti in 32 partite. Oggi, alla soglia dei 40 anni continua ad andare in campo, con la stessa voglia e grinta degli anni migliori, facendo sognare la piazza peloritana.
Gianfranco Collaro