Benritrovati al nostro sedicesimo appuntamento con la rubrica del mercoled√¨ targata SportCampania.it, Chi l’ha visto‚Ķin campo!. Oggi parleremo di Joaquin Oscar Larrivey, attaccante argentino classe’84 con un passato recente in Italia, tra le fila del Cagliari.
GLI INIZI. Il giovane Larrivey cresce nelle giovanili dell’Huracan, una delle tante squadre della capitale Buenos Aires. Con i Los Quemeros fa il suo esordio in prima squadra nella stagione 2004/2005, ma l’anno è successivo che porta Larrivey nei piani alti delle gerarchie del club argentino, anno in cui realizza 19 reti in 40 partite, che però non servono alla squadra per fare il salto di divisione. E’ proprio qui che gli verrà dato il soprannome di El Bati, per la somiglianza fisica con il grande attaccante argentino Gabriel Omar Batitstuta. L’anno dopo si conferma segnando però qualche rete in meno, ma trascinando i suoi compagni di squadra a conquistare la promozione nella Primera Division, la massima divisione del calcio argentino.
IL GRANDE ARRIVO IN SARDEGNA. Il calciatore entra nelle mire del Cagliari, che lo acquista nell’agosto del 2007, ma il suo trasferimento viene immediatamente bloccato da un giudice argentino, tale Eduardo Malde, per tutelare l’Huracan che riteneva il costo di cessione troppo basso rispetto al valore reale del calciatore. La situazione riesce a sbloccarsi nell’ultimo giorno di mercato e il Cagliari può finalmente abbracciare il suo nuovo bomber. Il presidente Massimo Cellino è cos√¨ orgoglioso di questo acquisto, tanto da dichiarare di aver ingaggiato il nuovo Batistuta. Peccato, veramente peccato, perch√© il primo anno Larrivey segnerà soltanto una rete in campionato, all’ultima giornata contro la Reggina. L’anno successivo inizia alla grande, l’attaccante si sblocca alla prima giornata, ma peccato che sarà l’unica rete che metterà a segno.
VIA VAI TRA ARGENTINA E SARDEGNA. L’attaccante ha deluso le aspettative del club sardo, che decide di mandarlo in prestito nella sua terra natia. Nella sessione di mercato invernale della stagione 2008/2009 viene ceduto in prestito al Velez Sarsfield. Qui riesce subito ad andare in rete all’esordio, va in rete anche nella gara successiva, sembrava l’inizio di una grande parte di stagione, ma a fine campionato realizza solo 3 reti ed è comunque partecipe alla vittoria del Campionati di Clausura.
Concluso il prestito, il Cagliari lo riporta in Sardegna, dove riuscirà a fare sicuramente meglio rispetto alle altre stagioni, ma a fine campionato saranno sempre 3 le reti messe a segno. L’annata è incolore e Larrivey dice di non essere felice in Italia. Alla porta del club rossoblù bussano gli argentini del Colon, che ottengono le prestazioni dell’attaccante argentino con la formula del prestito con diritto di riscatto. Appena il suo trasferimento diventa ufficiale Larrivey dichiarerà tutto il suo entusiasmo per aver lasciato l’Italia e il suo campionato e per un nuovo inizio nella sua patria. Nuovo inizio che però non sarà entusiasmante, gioca tanto con la maglia del Colon ben 20 partite in cui realizza solo 4 reti; a fine stagione il club argentino lo rispedisce a Cagliari, senza neanche pensare a riscattarlo.
Il suo ennesimo ritorno in Sardegna è subito positivo, realizza 3 reti nel 5-1 di Coppa Italia contro l’Albinoleffe e si ripete in campionato contro il Novara, realizzando una rete. Sembra l’anno giusto, infatti riesce a giocare la sua migliore stagione con la maglia del Cagliari, a fine campionato saranno 10 le reti segnate tra campionato e coppa, con 3 reti rifilate al Napoli che costituiscono la sua prima ed unica tripletta in Serie A, reti che non gli consentono di evitare la sconfitta ai suoi, ma che gli permettono di portarsi il pallone a casa. L’anno successivo trova poco spazio in attacco, questo è l’anno di Sau, Nenè e della gazzella Ibarbo. Nonostante il suo pesante contributo in Coppa Italia contro lo Spezia, entrando e segnando la rete decisiva per il passaggio del turno, in campionato trova sempre meno spazio, però la voglia di giocare è tanta e quindi decide di rescindere il contratto che lo lega col Cagliari; il club sardo non fa una grinza ed è rescissione consensuale. Un addio che di certo non lascia l’amaro in bocca alla dirigenza sarda che aveva al suo acquisto aveva annunciato l’arrivo del nuovo Batistuta, di cui resterà soltanto la somiglianza fisica.
ESPERIENZA MESSICANA. Senza contratto Larrivey si guarda in torno, valuta alcune proposte ma alla fine accetta l’offerta dell’Atlante, compagine centroamericana che militante nella Primera Division del campionato messicano. Il club messicano ufficializza il suo ingaggio nel dicembre del 2012 e Larrivey fa il suo esordio un mese più tardi nel campionato di Clausura. Realizza la sua prima rete, anzi le sue prime reti, con i blu grana contro i Juaguares. L’inizio con i Portos de Hierro è positivo, ma partita dopo partita perde posto nelle gerarchie del club messicano, ritrovando relegato ai margini della panchina. In questo periodo iniziano a circolare voci sul suo addio al calcio per iniziare una carriera nel wrestling, dopo aver assistito ad un incontro della stella messicana Alberto Del Rio, in tour promozionale della WWE in Messico. Iniziano a circolare anche le prime foto sul web, ma la notizia viene ben presto smentita e le foto risultano essere dei fotomontaggi ad arte. Larrivey vuole ancora giocare a calcio, finisce la stagione con l’Atlante, realizzando solo quella doppietta e poi nulla più.
L’ARRIVO IN SPAGNA. Nonostante l’anonimato in panchina e un ultimo posto con l’Atlante, all’attaccante argentino gli viene proposta una nuova avventura, quella del calcio spagnolo. Un’occasione importante per la carriera di Larrivey che ha la possibilità di ritornare in europa, nel calcio che conta, nel campionato spagnolo. A volerlo sono i madrileni del Rayo Vallecano, con cui firma un contratto annuale con opzioni per i due anni successivi. Attualmente l’attaccante argentino sembra essere partecipe del progetto dei madrileni con cui è sceso in campo vestendo la camiseta biancorossa già 20 volte, mettendo a segno 4 reti.
Gianfranco Collaro