Champions League. Occasioni sprecate e rosso a Barella, l’Inter cade col Real Madrid

Non è dolce il ritorno al Bernabeu per l’Inter. L’ultima volta nell’impianto di Madrid la squadra nerazzurra scriveva la storia del calcio, conquistando la Champions e firmando il Triplete. Questa notte fredda, invece, porta in dote un 2-0 per il Real Madrid e, soprattutto, un cartellino rosso per Barella che peserà, negli ottavi in programma nel 2022.

Sì, perché l’Inter, al di là della sconfitta, era già sicura di accedere al prossimo turno di Champions, quasi 10 anni dopo l’ultima volta. Quello che resta negli occhi di tutti, tifosi interisti (caldissimi anche in Spagna) e non, è il primo tempo giocato al Bernabeu: una prova di grandissimo carattere e personalità, sporcata dal gol estemporaneo di Kroos e frustrata, poi, da una ripresa giocata per lunghi tratti in inferiorità numerica.

Il dato sul primo tempo ce lo giochiamo subito, per dare il giusto valore al primo tempo nerazzurro. 13 tiri verso la porta di Courtois. Dal 2003/2004 solo una volta, nel 2012 contro il Bayern, il Real aveva subito tanti tiri verso la propria porta.

Conclusioni, anche in serie, costruite grazie a un gioco bello, moderno, dinamico, ricco di spunti. L’Inter che si presenta al Bernabeu a caccia di una vittoria per strappare il primo posto nel girone è una squadra davvero consapevole della propria forza, ricca di tecnica, di geometrie. Dall’altra parte, invece, il classico Real Madrid: sornione e devastante nelle ripartenze di Vinicius, quasi passivo e poi prontissimo a far male, con una gestione del ritmo e della partita da classica squadra di Ancelotti.

Al Bernabeu il possesso è dell’Inter ed è un possesso tutto nella metà campo del Real. Già dai primi minuti si vedono tutti gli elementi del match: Vinicius che a tratti è imprendibile da una parte, Inter che dall’altra costruisce, con tanti uomini. Brozovic va al tiro diverse volte in maniera pericolosa, Perisic a botta sicura trova il muro di Carvajal dopo grande iniziativa di Dumfries.

E’ una bella Inter, punita però dal Real alla prima occasione: al 17′ è imprendibile e velenoso il sinistro da fuori di Kroos, che trova l’1-0. La squadra di Inzaghi non si abbatte e anzi va all’attacco, scoprendo la propria metà campo ma creando, creando tanto. Le occasioni piovono: Barella anticipato, girata alta di Lautaro, colpo di testa di Dzeko, spizzata di Perisic sull’esterno della rete.

Solo nel finale di tempo il Real riesce a rimettere la testa fuori dalla propria retroguardia e lo fa con molta pericolosità: Jovic, solo contro Handanovic, col tocco sotto manda sull’esterno della rete. Poi al 45′ Rodrygo colpisce il palo con il numero 1 nerazzurro battuto.

L’Inter inizia la ripresa con Dimarco al posto di Dumfries e la stessa idea di voler creare pericoli alla difesa del Real. Ma la squadra di Ancelotti, con il solito carico di esperienza e consapevolezza, alza baricentro e possesso e riesce a tenere lontana l’Inter dalla propria area. E’ un match differente, ma che di fatto cambia quando al terzo del secondo tempo l’Inter fallisce la clamorosa occasione del raddoppio. Barella, servito da Calhanoglu e sfruttando un velo di Lautaro, si trova nella stessa posizione nella quale, lo scorso anno, aveva trafitto Szczesny a San Siro in Inter-Juventus. Questa volta il tiro va alto, di fatto chiudendo il computo delle vere occasioni nerazzurre.

Il Real infatti palleggia e trova anche conclusioni pericolose: prima Jovic, poi Casemiro trovano il sempre attento Handanovic. La svolta al match la dà l’arbitro Brych quando al 64′ caccia Barella. Rosso diretto per il centrocampista, reo di una reazione – a dire il vero non così violenta – nei confronti di Militao, che lo aveva spinto contro i cartelloni pubblicitari. Solo giallo per il difensore, mentre il centrocampista nerazzurro salterà quantomeno l’andata degli ottavi di Champions.

I cambi di Inzaghi e l’inferiorità numerica ridisegnano l’Inter, che si schiera di fatto con un 3-5-1 e fatica a contenere il possesso dei padroni di casa, in controllo sul match. Handanovic conserva l’1-0 con un gran intervento su Rodrygo ma non può nulla al 79′ quando Asensio, entrato da poco, dipinge un arcobaleno che colpisce il palo appena sotto all’incrocio e si infila in rete. Il mancino spagnolo fa 2-0 e di fatto scrive la parola fine su match e girone. C’è spazio solo per un’incertezza di Mariano davanti alla porta e a un bel colpo di testa di Skriniar, tra le braccia di Courtois.

L’Inter accede dunque agli ottavi da seconda nel girone, in attesa del sorteggio di lunedì 13. La grande amarezza della serata, oltre al risultato dopoil bellissimo primo tempo, è senza dubbio il rosso a Barella, che gli costerà almeno l’andata degli ottavi.

Gruppo D
Real Madrid 15, Inter 10, Sheriff 7, Shakhtar 2.

IL TABELLINO

REAL MADRID (4-3-3): 1 Courtois; 2 Carvajal, 3 Militao, 4 Alaba, 23 Mendy; 8 Kroos (15 Valverde 78′), 14 Casemiro (25 Camavinga 71′), 10 Modric; 21 Rodrygo (11 Asensio 78′), 16 Jovic (24 Mariano Diaz 78′), 20 Vinícius (7 Hazard 81′).
A disposizione: 13 Lunin, 40 Fuidias, 5 Vallejo, 6 Nacho, 12 Marcelo, 17 Vazquez, 22 Isco.
Allenatore: Carlo Ancelotti.

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 33 D’Ambrosio, 37 Skriniar, 95 Bastoni; 2 Dumfries (32 Dimarco 46′), 23 Barella, 77 Brozovic (22 Vidal 60′), 20 Calhanoglu (8 Vecino 60′), 14 Perisic; 9 Dzeko (7 Sanchez 60′), 10 Lautaro (5 Gagliardini 66′).
A disposizione: 21 Cordaz, 97 Radu, 5 Gagliardini, 6 De Vrij, 11 Kolarov, 12 Sensi, 46 Zanotti.
Allenatore: Simone Inzaghi.

Marcatori: 17′ Kroos (RM), 79′ Asensio (RM)
Ammoniti: D’Ambrosio (I), Militao (RM), Bastoni (I).
Espulso: Barella (I) al 64′.
Recupero: 1′ – 0′.

Arbitro: Felix Brych (GER).
Assistenti: Borsch, Lupp (GER).
Quarto Uomo: Schlager (GER).
VAR: Fritz (GER).
Assistente VAR: Dankert (GER).