Serviva il miracolo per volare alla fase a eliminazione diretta della Champions League e invece il Milan è rimasto fermo a terra, battuto 2-1 dal Liverpool e senza più speranze di qualificazione. A San Siro si è materializzato lo scenario peggiore: non solo il ko ma al tempo stesso la vittoria dell’Atlético Madrid (3-1 ai danni del Porto), che condanna i rossoneri all’ultimo posto nel Gruppo B (quattro punti) e quindi a rinunciare anche al passaggio in Europa League. La squadra di Pioli per un attimo ha accarezzato il sogno grazie al gol del vantaggio di Fikayo Tomori, molto presto però ha dovuto fare i conti con la forza e la qualità degli inglesi, capaci di rimontare con Salah e Origi e in generale giocando una prestazione superiore.
Un peccato, un grande dispiacere, ma ai nostri ragazzi si può rimproverare poco: i giocatori ci hanno provato con generosità, però l’avversario è stato più bravo e poi le diverse assenze hanno pesato. Uscire così fa male e farà crescere: il Diavolo dopo essere tornato in Europa dalla porta principale ha comunque detto la sua fino alla fine in un girone di ferro. L’obiettivo, adesso, è rimanere stabilmente in Champions League., raggiungibile attraverso il campionato che ora acquista ancora più valore. La Serie A resta l’unica competizione in corso e, in attesa dell’inizio della Coppa Italia, proporrà un nuovo importante esame: Udinese-Milan, sabato 11 dicembre alle 20.45 alla Dacia Arena. Un applauso finale ai tifosi milanisti, encomiabili anche stasera per presenza e supporto.
LA CRONACA
Senza Leão gioca Krunić nella sua posizione, titolare anche Messias. L’avvio di gara è molto accorto, le squadre cercano di non concedere spazi facendo fatica a trovare idee e azioni in attacco. Nel primo quarto d’ora da segnalare solo un tiro di Williams al 4′ e un colpo di testa di Tomori all’8′ poco cattivi. Cambia poco fino al 29′ quando, all’improvviso, il Milan la sblocca: Messias calcia un angolo tagliato che mette in difficoltà Alisson, respinta corta e zampata di Tomori, puntuale e in area piccola ad appoggiare in rete. La reazione del Liverpool è rabbiosa, al 32′ Maignan blocca il tentativo di Origi ma al 36′ Mike non trattiene la botta dal limite di Oxlade-Chamberlain e si deve arrendere alla deviazione sottomisura di Salah per il pareggio. Origi ci prova ancora, stavolta alto dalla distanza, appena prima del riposo.
Si riparte con le stesse formazioni e gli inglesi più offensivi, al 48′ Minamino apre una fase di predominio nella quale i rossoneri ci mettono del loro: al 53′ un’imprecisione di Tonali favorisce Salah, fermato dalla parata di Maignan; soprattutto al 55′ un errore di Tomori spiana la strada a Mané, conclusione ribattuta da Mike ma la palla arriva a Origi che incorna oltre la riga. Il Diavolo non si arrende però dimostra di aver accusato il sorpasso, concedendo qualche altra azione offensiva agli avversari: ci provano Oxlade-Chamberlain, Salah e Origi. Nel mezzo un’unica grande chance per Krunić, il quale al 61′ la piazza di destro vicino all’incrocio. Nel finale rovesciata imprecisa di Ibrahimović, poi Kessie all’85’ – ipnotizzato da Alisson in uscita – e Oxlade-Chamberlain al 91′ – disturbato dalla scivolata in extremis di Hernández – si divorano il gol. Triplice fischio.
IL TABELLINO
MILAN-LIVERPOOL 1-2
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Kalulu (20’st Florenzi), Tomori, Romagnoli, Hernández; Tonali (14’st Saelemaekers), Kessie; Messias, Díaz (14’st Bennacer), Krunić (38’st Bakayoko); Ibrahimović. A disp.: Jungdal, Tătărușanu; Ballo-Touré, Gabbia; Maldini. All.: Pioli.
LIVERPOOL (4-3-3): Alisson; Williams (48’st Bradley), Philips, Konaté, Tsimikas; Morton, Oxlade-Chamberlain, Minamino (48’st Woltman); Mané (19’st Gomez), Salah (19’st Keïta), Origi (35’st Fabinho). A disp.: Kelleher; Alexander-Arnold, Davies, Matip, Norris, Robertson; Dixon-Bonner. All.: Klopp.
Arbitro: Danny Makkelie (OLA).
Gol: 29′ Tomori (M), 36′ Salah (L), 10’st Origi (L).