Bentornati per il nostro quarto appuntamento della rubrica C’era una volta il calcio. Dopo una panoramica che ci ha portato dalle origini dei primi giochi con la palla, alle pratiche francesi ed inglesi, passando per quelle del mondo greco e romano, per arrivare, infine, al Calcio Fiorentino del ‚Äò400 italiano, oggi andremo ad occuparci di quello che è il calcio dell’età moderna. Buona lettura.
IL RITORNO ALLA CORTE INGLESE – Grazie all’intervento di Giacomo Stuart, il gioco con la palla, dopo la messa al bando del 1388 da pare di Re Enrico V, ricominciò ad essere praticato in modo libero, soprattutto dai giovani studenti dei college e delle università inglesi, dove le partite venivano disputate dalle varie classi. Ogni classe, o squadra, era composta sempre da 10 studenti ai quali si aggiungeva il maestro, nel ruolo di portiere. Ecco svelato il motivo del numero di calciatori che scendono in campo e della figura del capitano (il maestro, appunto). Da qui la stesura delle prime regole scritte di un gioco chiamato Dribbling Game, antenato del calcio, ma anche del moderno rugby, che prevedeva squadre da 11 o da 22 giocatori, e l’utilizzo sia dei piedi che delle mani. Nel 1820, per la sussistente confusione tra i due tipi di gioco, si origina, nel 1846, la separazione e la conseguente nascita della Rugby Union. Successivamente furono stilate le prime 14 regole come primo tentativo di unificare il regolamento del gioco del football. Il 24 ottobre del 1857 viene fondato il primo club di calcio al mondo: lo Sheffield Football Club.
IL CALCIO MODERNO – Il 26 ottobre del 1863 è una data cruciale per l’avvento del gioco del calcio. In tale data, infatti, a Londra e più precisamente in Great Queen Street, presso la Free Mason’s Tavern (la taverna dei Liberi Muratori), si riunirono i rappresentanti degli 11 club ed associazioni sportive londinesi, l’obiettivo? La creazione della prima federazione calcistica nazionale, che prenderà il nome di Football Association. Scopo di tale federazione è quello di codificare in modo univoco ed unitario il nuovo gioco, con l’evidente obiettivo di differenziarlo dal rugby. Il 24 novembre del 1863, dalla disputa insorta tra il segretario dell’associazione Mr Morley, il cui intento era quello di eliminare la matrice rugbistica del gioco (toccare la palla con le mani) e Mr Campbell (presidente del club Blackheat), difensore estremo di quella impostazione, vengono apportate sostanziali modifiche al regolamento: nessun giocatore potrà toccare la palla con le mani o caricare l’avversario. Il calcio moderno inizia a muovere finalmente i propri passi. Col trascorrere degli anni poco a poco si iniziano anche a delineare i diversi ruoli in campo, con la sommaria distinzione tra attaccanti e difensori. Nonostante questa abbozzata divisione, per evitare l’eccessivo sbilanciamento in avanti della squadre, tre degli attaccanti vengono retrocessi nei pressi del centro del campo, nasce, cos√¨, la figura del mediano (gli odierni centrocampisti). Sarà, però, solo con gli inizi degli anni ’70 dell’ottocento, che lo schieramento in campo delle squadre assume l’impostazione che risulterà essere quella che si diffonderà in tutto il mondo: 1 portiere, 2 difensori terzini, 3 mediani e 5 attaccanti. Nel 1871 viene codificata la dimensione del pallone, compare la figura del portiere come lo conosciamo oggi e nasce la Federazione Scozzese, seguita nel 1875 da quella Gallese. Nel 1878 compare per la prima volta il fischietto come mezzo per dirigere la partita. Nel 1880 nasce la quarta federazione calcistica: quella Irlandese. Nel 1886 viene fondato l’IFAB (International Football Association Board), costituito dalle quattro federazioni, che aveva il compito di far rispettare le regole del gioco, e, ove necessario, di apportare modifiche.
MODIFICHE E NOVITA – Nel 1890 fanno la loro comparsa le reti per le porte e due anni più tardi nasce anche il calcio di rigore. Il calcio è oramai considerato un fenomeno sportivo e sociale, capace di coinvolgere migliaia di appassionati e di atleti. Non passò molto tempo che anche gli imprenditori vollero iniziare a far parte del di quel movimento capace di smuovere le masse in modo cos√¨ coinvolgente. Dal loro intervento iniziarono a comparire i primi stadi e le prime strutture dedicate esclusivamente al gioco. La diffusione fu talmente ampia che dal 1891 al 1900 vennero fondate federazioni calcistiche in Nuova Zelanda (1891), Sud Africa (1892), Argentina, Belgio e Cile (1893), Svizzera (1895) , Italia (1898) e Germania (1900). Il primo campionato venne disputato in Inghilterra nel 1889 e prevedeva partite di andata e ritorno ed una classifica a punteggio. La prima partita ufficiale fra nazionali fuori dal territorio inglese fu quella disputata il 12 ottobre 1902 tra Austria e Ungheria, terminata 5-0 per gli austriaci. Il 21 maggio 1905 nasce la FIFA (F√©d√©ration Internationale de Football Association) per iniziativa della Francia, gli inglesi aderirono alla nuova associazione solo l’anno dopo. La definitiva consacrazione del gioco avvenne con le Olimpiadi di Londra del 1908. Nel 1914 la FIFA riconobbe il torneo olimpico come un campionato del mondo per dilettanti, prendendo attivamente parte alla sua organizzazione. La prima edizione (1920) venne vinta dal Belgio, mentre la seconda e la terza dall’Uruguay. Nel 1928 la FIFA organizzò la prima Coppa del Mondo per professionisti, scegliendo come paese ospitante proprio l’Uruguay. Da quel momento la manifestazione viene regolarmente svolta ogni 4 anni.
LA SENTENZA BOSMAN – Fino al 1995, per favorire la costituzione dei vivai, le squadre di club affiliate alla UEFA avevano il vincolo di non poter schierare più di tre giocatori stranieri, con la sentenza Bosman, però, il calcio europeo venne liberalizzato e fu introdotta la possibilità di inserire in campo quanti giocatori europei (o comunitari) si volesse.
L’AVVENTO DEL VAR E DELLA QUARTA SOSTITUZIONE – il primo settembre 2016, durante l’amichevole disputata da Italia e Francia, fa la sua prima apparizione il VAR (Video Assistant Refree). Il 18 dicembre dello stesso anno, durante la finale del Campionato Mondiale per Club, il Real Madrid effettua per la prima volta la quarta sostituzione.
A cura di Giovanni Tafuto