“C’era una volta il calcio”. Alla corte dei Medici, l’antico gioco del calcio nella città di Firenze

Bentornati al terzo appuntamento con la nostra rubrica C’Era una volta il calcio. Nella scorsa puntata ci siamo salutati con la riscoperta del calcio durante il corso del medioevo. In questa sede andremo a riscoprire come il gioco abbia attecchito e si sia sviluppato nel corso del Rinascimento.

IL CALCIO FIORENTINO – Le prime tracce di quello che sarebbe poi diventato il gioco del calcio che tutti noi conosciamo, risalgono certamente, in Italia, alla corte dei Medici, a Firenze, con la nascita del Calcio Fiorentino. Questo gioco, di derivazione greca e romana è definito come: Il gioco proprio ed antico della città di Firenze, a guisa di battaglia ordinata con una palla a vento, somigliante alla sferomachia, passata dai Greci ai Latini e dai Latini a noi. Le partite di Calcio Fiorentino erano incontri ufficiali che si svolgevano durante le grandi ricorrenze tra i partiti dei verdi e dei bianchi. Il campo di gioco era Piazza Santa Croce e la fazione che vinceva la partita entrava in possesso delle insegne avversarie. Ogni squadra era composta da 27 giocatori, 15, divisi in tre gruppi da 5, formavano la cosi detta linea degli innanzi, i nostri moderni attaccanti; altri 5, detti Sconciatori, formavano la seconda linea ed avevano l’obiettivo di intralciare le manovre avversarie; 4 formavano la linea dei datori innanzi che avevano il compito di rilanciare il pallone agli innanzi ed infine 3, che formavano i datori indietro, i nostri moderni difensori, che impedivano agli innanzi avversari di raggiungere con il pallone il fondo del campo per conquistare una caccia. Nella seconda metà del ‚Äò400 il gioco si era talmente diffuso tra i giovani fiorentini, tanto da essere praticato in ogni strada o piazza della città. Col passare del tempo, e con l’insorgere di problemi d’ordine pubblico, iniziò ad essere sviluppata una maggiore organizzazione, e questa pratica iniziò ad essere svolta nelle piazze più importanti della città. Le partite venivano disputate solitamente del Carnevale ma non solo. Una delle partite più famose fu quella disputata il 17 febbraio del 1530, a cui si ispira la moderna rievocazione. In quell’occasione i fiorentini assediati dalle truppe imperiali di Carlo V si misero a giocare in piazza Santa Croce, noncuranti dell’invasione. La popolarità di questo gioco durò per tutto il ‚Äò600, salvo poi affievolirsi fino a sparire del tutto. L’ultima partita ufficiale di cui si ha notizia fu disputata il 17 gennaio del 1739, sempre in piazza Santa Croce, alla presenza dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa.

Giovanni Tafuto