Un anno di improvvisato sperimentalismo tecnico esasperato quello dalla dirigenza della Cavese, che poteva far saltare il banco del professionismo. La sterzata su Campilongo, salvatore, di nome e di fatto della baracca, poi il Covid, l’interruzione dell’agonismo e un saluto senza onori e pochi ringraziamenti reciproci alla ripresa. Nel mentre il ritorno di Pavone che nell’ombra e dopo i già citati salti in avanti con poco costrutto della dirigenza societaria, è riuscito a ritessere la ” tela di Penelope ” e far rientrare ad Itaca il “Nessuno” del calcio di terza serie, che come il mitologico Ulisse, con le sue gesta in altri lidi, si è confermato uomo dallo spiccato gioco offensivo con il terzo miglior attacco di tutta la categoria a un passo dai play off, in quel di Vibo Valentia. Un anno di riflessione, tanto è durata la separazione tra la Cavese e Giacomo Modica. Il signor ” Nessuno ” ritorna ad essere il comandante della truppa metelliana e accantona, per il momento, il progetto del salto di categoria alla guida di un squadra nella cadetteria.
L’accordo, su base biennale, scadrà il prossimo 30 giugno 2022. Auguriamo le migliori fortune al cinquantaseienne nato a Mazara del Vallo (TP), che in carriera ha allenato Celano, L’Aquila, Melfi, Cosenza, Lecco e Messina, oltre ad essere stato secondo di Zdenek Zeman, con il quale ha condiviso esperienze italiane e internazionali, tra cui quelle con i turchi del Fenerbahçe, Roma, Napoli e Cagliari.
Andrea Liguori