La salvezza prima di tutto. Antonio Natalucci si è reso autore di un grande gesto confermando di avere a cuore le sorti della Cavese in Serie C. Il terzino destro di proprietà della Triestina, da tempo nel giro della Repubblica Dominicana, ha rinunciato alla chiamata della sua Nazionale per dedicarsi a pieno alla corsa salvezza della formazione blufoncé di mister Salvatore Campilongo. Il giovane calciatore sarebbe dovuto partire alla volta del Messico per giocarsi la qualificazione alle prossime Olimpiadi. Ma visto che avrebbe dovuto osservare 15 giorni di quarantena al rientro, Antonio Natalucci ha preferito evitare restando a Cava de’ Tirreni per dare il suo contributo in chiave salvezza.
A parlare in merito è stato lo stesso agente del calciatore, Francesco De Marco, ai microfoni di TMW: “Il momento che stiamo vivendo, a livello globale, non è certo dei migliori, e si devono necessariamente fare delle scelte. Antonio aveva questa grande occasione per i match di qualificazione alle prossime Olimpiadi, ma dovendo giocare in Messico avrebbe dovuto osservare 15 giorni di quarantena al rientro. E’ delicato il momento che sta vivendo la Cavese, le partite ora sono davvero cruciali in ottica salvezza, e il ragazzo, resosi conto della situazione, ha preferito rinunciare alla Nazionale per portare a termine l’impresa con la Cavese”.
La compagine metelliana, reduce da tre ko consecutivi ed ultima in classifica, ha saltato le gare con Potenza e Ternana a causa del feroce focolaio da Covid-19 scoppiato all’interno del proprio gruppo squadra. La Cavese ha ripreso gli allenamenti presso il “Centro Sportivo Polivalente” di San Gregorio Magno nella giornata di domenica. Il gruppo è tornato al lavorare con i tesserati al momento negativi in vista della trasferta in Puglia contro il Foggia di Marco Marchionni, prevista domenica alle ore 15:00 allo stadio Pino Zaccheria per la 30esima giornata del girone C di Serie C. Il match momentaneamente dovrebbe disputarsi regolarmente, ma nel caso in cui il club blufoncé non riuscisse a garantire un minimo di 13 calciatori, potrebbe usufruire del cosiddetto ‘jolly’ che le società hanno a disposizione una sola volta a stagione. La squadra di Campilongo, con due gare in meno, è lontana undici lunghezze dalla zona calma. Nonostante la considerevole distanza proverà ogni modo per salvarsi senza passare attraverso i play-out.
Nunzio Marrazzo