Foto di Cavani che scrive il suo nome con un pennarello su una lavagna. Foto di Cavani con il suo anello in mostra. Foto di Cavani in compagnia del giornalista, l’inviato del quotidiano sportivo madrileno Marca che nel ritiro dll’Uruguay alla Confederations gli fa un’intervista esclusiva. Titolo: sono pronto per giocare in un grande club. Nell’articolo uscito sulla Gazzetta stamattina, si riferisce di un Cavani contrariato per le parole che arrivano da Napoli, un Cavani che si apparta con un giornalista spagnolo per parlargli.
La chiacchierata è appunto quella su Marca. Dove Cavani si racconta (Non sono un centravanti classico), parla di s√© (Non sono una persona mediatica) e parla di quest’estate. Gli chiedono di suo padre che lo vede al Real. Risposta: √à una buona occasione per dire una volta per tutte che quando parla la mia famiglia non sto parlando io. L’ho detto ai miei mille volte, non parlate, mi danneggiate. Ma loro sono liberi di farlo. Però non sono le mie parole. Io sono del Napoli, tutto dipende dal Napoli. Non penso ad altro. Se verrà un’altra opzione, si vedrà. Il mio desiderio è finire la Coppa, incontrare il presidente faccia a faccia e parlare del futuro. Io non lo conosco, oggi sono del Napoli. Il Real è uno dei migliori club del mondo ma non c’è nulla di concreto.
Quando siamo bambini, sempre facciamo sogni. Ma oggi sono adulto, sono al Napoli e sono orgoglioso di questo club. Se un giorno dovessi andar via, mi sentirei pronto a far parte di un grande club, ma non lo so, si vedrà. Sono sorpreso che De Laurentiis abbia parlato del Real Madrid, io ufficialmente non so nulla. Quando finirà la Coppa, io e lui dovremo parlare di un sacco di cose. Il calcio è una passione, però andartene dal tuo paese è un sacrificio molto grande. Di sicuro De Laurentiis e io siamo persone mature che sanno bene qual è la decisione migliore per il futuro di entrambi. Sono troppi 63 milioni? Non lo so, deve saperlo il club, devono saperlo i presidenti che mi vogliono e che stanno parlando con il Napoli. Napoli mi ha dato l’occasione di crescere e di essere quello che sono oggi. Anch’io ho dato tanto, e lo farò fino all’ultimo giorno che sarò l√¨. Se me ne vado, ci saranno tifosi che capiranno e altri no. Ma non voglio andarmene da una porta di servizio, io voglio uscire dalla porta principale‚Ķ il giorno che accadrà. So che molti non lo capiranno. Poche parole per Benitez. Un grande allenatore, lo dice il curriculum. Un grande allenatore, il Napoli ne ha bisogno.
Fonte: Desmond Digger (Ilnapolista.it)