Caso Scirea. Abete: “Lettera Drughi? E’ stata un’invasione di campo”

“Questa mi sembra un’invasione di campo, penso sia naturale che in primis la signora Scirea voglia tenere alto il nome e l’immagine di suo marito che ha onorato il calcio italiano a 360 gradi con la maglia della Juve e dell’Italia”. Cosi’ il presidente della Figc, Giancarlo Abete, commenta la presa di posizione della frangia di tifosi juventini, i “Drughi”, che hanno scritto un duro comunicato contro la vedova di Gaetano Scirea, a seguito della sua richiesta di togliere dal settore dello Juventus Stadium il nome del marito, deceduto nel 1989, a causa dei ripetuti casi di razzismo che hanno coinvolto quella zona dell’impianto bianconero. “Io sono stato due volte in Polonia a visitare il luogo dove e’ deceduto – spiega ancora Abete a margine di un evento a via Allegri – oggi tra l’altro c’e’ l’obiettivo della Federazione di un ricordo specifico di Scirea in quel luogo perche’ ha onorato il nostro mondo come giocatore e uomo.

Merita massimo rispetto e questo dovrebbero ricordarlo coloro i quali hanno l’opportunita’ di essere in un luogo dello stadio che lo ricorda”. Intanto stasera i bianconeri saranno impegnati allo Stadium nell’ottavo di finale di andata di Europa League contro la Fiorentina: “Una partita importante in uno scenario internazionale – ha spiegato Abete -, bisogna cercare di trasferire la dimensione positiva del mondo del nostro calcio. E’ un peccato che le due squadre siano state sorteggiate insieme, una uscira’ ma sono due squadra attrezzate per arrivare fino alla fine”. Agi.