Budapest 2022. Mondiale vincente per l’Italia, rimpianto Ceccon, storica staffetta

Se qualcuno pensava che con l’addio al 2021 l’Italia avesse chiuso il capitolo delle premiazioni e delle vittoria si sbagliava di grosso. Si è chiuso oggi il Mondiale di nuoto Budapest 2022, per lo meno quello che riguarda il nuoto sincronizzato e il nuoto in piscina. Importanti i traguardi per u corsisi del tricolore che chiudono con una pioggia di medaglie.

Tre solo nell’ultima giornata, con due ori e un argento. Bronzo per Thomas Cecco nei 50 metri dorso, dove, però, era arrivato quarto. Scalato sul terzo podio in seguito alla squalifica dello statunitense Ress, ha partecipato alla premiazione, per poi vedere la medaglia ritirata. Riammesso il primo in vasca, Ceccon aveva già dichiarato di non sentire quella medaglia sua.

Poco importa, se poi il campione del mondo veneto ha chiuso il suo mondiale con un traguardo storico. Infatti, per lui un podio dorato poco dopo con i compagni della 4×100 mista, battendo gli USA, padroni indiscussi della staffetta reduci dalla vittoria alle Olimpiadi.

Traguardo storico, appunto, perchè per la prima volta gli azzurri sono saliti su podio in questo circuito. Hanno aperto proprio le bracciate di Ceccon, che ha staccato sulla lunghezza, poi ha continuato Martinenghi con una rana danzante sull’acqua. Passaggio delicato per Burdisso, con il delfino, riuscendo comunque a tenere il primato nonostante la ripresa degli Stati Uniti. Miressi gioca di astuzia e si riscatta di un Mondiale non alla sua altezza. Gioco di prestigio permettendo all’americano di avvicinarsi, sorpassarlo quasi, per pochi centesimi e poi nei secondi 50 la chiusura e manata per primo sulle piastrelle.

Ma nono finiscono certamente con la staffetta le lodi per Ceccon, che diventa il record man mondiale nel 100 metri dorso oltre che campione del mondo. Il nuotatore veneto, però, straccia anche i record italiani di dorso, nei 50 e nei 100 metri, e nei 50 metri delfino. Infine appare nei cinque migliori del mondo nei 50 delfino. Per lui anche un bronzo nella staffetta 4×100 stile libero, assieme ad Alessandro Miressi, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo. Quinto posto anche nella staffetta 4×100 mista mista con Martinenghi, Silvia Di Pietro e Elena Di Liddo.

Ancora medaglie per i ragazzi della staffetta. Nicolò Martinenghi si prende l’oro nei 100 metri rana, disciplina in cui ha siglato il nuoto record italiano.

Niente medaglia per Zazzeri, ma rientra nei cinque migliori dello stile libero maschile. Stesso posizionamento per Marco De Tulli nei 400 stile libero, quarto posto nella finale di 800 stile libero per Gregorio Paltrinieri, sesto per Detti. Il re, però, nella finale dei 1500 torna e conquista l’oro oltre che il nuovo record europeo.

Una corsa importantissima per Paltrinieri, che in corsia 1 partiva svantaggiato rispetto ai dragoni della disciplina. Dalla seconda vasca, però, è arrivata la svolta, con un andamento altalenante nel ritmo, mai nella resa. Finke ha cercato di stargli dietro, non riuscendo ad andare oltre il secondo posto, spalleggiando con il tedesco Wallbrock.

Per quel che riguarda le donne, nuovo record continentale per Benedetta Pilato nei 50 rana, dopo aver cercato il primato. Un testa a testa che ha penalizzato l’italiana di pochissimi centesimi di secondo. Per la tarantina, però, è arrivato l’oro nei 100 metri rana, Ultima medaglia, il bronzo si Simona Quadarella negli 800 stile libero. La stessa, non è riuscita a replicare nei 1500 stile, arrivando al quinto posto. Quarto posto per Margherita Panziera nei 200 dorso.

Si contano, quindi, 9 medaglia per gli azzurri, di cui 5 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Diventano 14 le medaglie se si considerano anche quelle del nuoto artistico. Doppio oro per la coppia Minisini-Ruggiero, un argento e due bronzi.