Brasile 2014. Svizzera-Ecuador 2-1. Partita combattuta, decide Seferovic al 92′

Quest’oggi Svizzera ed Ecuador aprono le ostilità nel Girone E dei Mondiali di calcio Brasile 2014. Teatro della sfida è l’Estadio Nacional di Brasilia. I Rossoscudati allenati dal tedesco Hitzfeld( che arrivano a quest’appuntamento forti di uno straordinario girone di qualificazione ndr) sono schierati con il 4-5-1, la Tricolor risponde con un robusto 4-4-2. Si gioca agli ordini del signor Irmatov (Uzbekistan ndr).

Gli ecuadoregni iniziano bene, senza alcun timore reverenziale, guadagnando due calci d’angolo nei primi 4‚Ä≤, la Svizzera sembra non riuscire a trovare contromisure all’estrosità degli avversari.

Il primo acuto degli elvetici si registra al 6‚Ä≤ con una bella azione di Lichtsteiner che salta due avversari ma calibra male il cross. Dopo 10‚Ä≤ minuti di studio, i biancorossi iniziano pian piano a guadagnare terreno. Al 15‚Ä≤ bel sinistro dal limite dell’area di Shaqiri bloccato a terra da Dominguez che si ripete poi su Rodriguez al 18‚Ä≤ deviando in calcio d’angolo. Proprio quando sembra che gli elvetici abbiano preso il comando delle operazioni, è l’Ecuador a passare in vantaggio: minuto numero 21‚Ä≤ calcio di punizione dalla sinistra, palla scodellata in mezzo, ed Enner Valencia impatta di testa superando un incolpevole Benaglio. Gli svizzeri non si perdono d’animo e tentano subito di reagire: Shaqiri scalda i guanti a Dominguez con un tiro dal limite il portiere sudamericano si salva in calcio d’angolo. Continua a provarci la Svizzera: al 35‚Ä≤ bell’azione del napoletano Inler che si libera alla conclusione con l’estremo difensore della Tricolor che si distende e mette in angolo. Al 43‚Ä≤ si rivede l’Ecuador, Jefferson Montero prende palla e salta due avversari accentrandosi e lascia partire un diagonale di sinistro ribattuto dalla difesa elvetica. Il primo tempo si conclude, sul punteggio di 1-0, dopo un solo minuto di recupero.

Nell’intervallo Hitzfeld mischia le carte: fuori Stocker dentro Mehemedi. Mossa del che si rivelerà azzeccata perch√©, al 48‚Ä≤, è proprio l’attaccante del Friburgo a raccogliere un calcio d’angolo (approfittando del liscio di Cruezo ndr) ed a battere di testa Dominguez per il gol dell’1-1.

La Svizzera galvanizzata dal pareggio continua ad attaccare, l’Ecuador assorbe bene il colpo e continua a giocare. Al 58‚Ä≤ Enner Valencia (il migliore dei suoi ndr) converge al centro e lascia partire un destro a giro che accarezza la parte superiore della traversa.

Al’65‚Ä≤ è ancora l’Ecuador a rendersi pericoloso con uno scatenato Jefferson Montero che, salta secco Lichtsteiner, e lascia partire una rasoiata velenosa sulla quale è molto bravo ad intervenire Benaglio. Non c’è un attimo di tregua.

Al 69‚Ä≤ la Svizzera va in gol con Drmic, ma l’arbitro annulla per fuorigioco. Poco dopo, al 72‚Ä≤ è ancora Shaqiri a sfiorare il 2-1. Sull’immediato capovolgimento di fronte l’Ecuador si rende ancora una volta pericoloso, svarione della difesa svizzera al 73‚Ä≤ uscita a spericolata di Benaglio che salva su Caicedo. AL 75‚Ä≤ Hitzfeld indovina la mossa per vincere la partita: fuori uno stanchissimo Drmic e dentro l’ex di Fiorentina e Novara Seferovic.

Al 85‚Ä≤ Benaglio si supera sul calcio di punizione di Arroyo dal limite dell’area. Proprio quando sembra che la partita si sia incanalata sui binari del pareggio la Svizzera trova il vantaggio: minuto numero 92‚Ä≤ Behrami recupera palla in area di rigore e parte palla al piede, apertura sulla sinistra per Rodriguez che mette in mezzo per la corrente Seferovic che deposita in rete il 2-1 che chiude definitivamente l’incontro.

La Svizzera esce vincitrice da una partita molto combattuta, con continui cambi di fronte. Onore alla formazione di Rueda, capace di mettere in seria difficoltà l’unica squadra europea a non aver mai perso nel girone di qualificazione.

 

Giovanni Tafuto