Brasile 2014. Spagna-Cile 0-2. La Roja stende i campioni in carica, finisce il Mondiale per Iniesta&co.

Dopo l’umiliante sconfitta dell’esordio contro l’Olanda di Guus Hiddink, i campioni in carica della Spagna cadono anche contro il Cile di Vidal e di Alexi Sanchez, con il risultato di 2-0. Una sconfitta determinate per il futuro della squadra di Vicente Del Bosque, quella maturata allo stadio Maracanà di Rio de Janeiro, che non proseguirà l’avventura del mondiale brasiliano. Inoltre, con due sconfitte e peggiore differenza reti, la Spagna, si trova relegata all’ultima posizione del Girone B, dietro all’Australia anch’essa a quota zero in classifica.

E’ la prima volta nella storia dei mondiali i detentori del titolo vengono eliminati perdendo ben due partite consecutive nel proprio raggruppamento. La selezione di Del Bosque ha cercato di invertire il trend negativo dell’esordio, dando l’impressione di poterci riuscire, grazie ad un miglior possesso palla, capace di mettere in seria difficoltà la retroguardia cilena e dando l’impressione di poter passare in vantaggio senza troppi affanni. A sbloccare la gara è il Cile con Edu Vargas che, su suggerimento Aranguiz, salta Casillas e porta avanti i suoi. Il centrale cileno si ripete anche sul finale di primo tempo, questa volta non in chiave assist, ma come marcatore raccogliendo una respinta corta di Casillas su punizione di Vidal, e siglando il raddoppio per la Roja.

Una prestazione che premia gli uomini del tecnico Jorge Sampaoli nella prima frazione di gioco, ma anche nella ripresa contenendo il ritorno degli spagnoli con rapidità e prestanza fisica. Diego Costa, Silva, Iniesta e Pedro hanno le polveri bagnate, mentre i cileni hanno dalla loro la giusta determinazione per emergere, di dire la propria nella kermesse brasiliana. I campioni del mondo salutano, cos√¨, anzitempo la competizione, il tiki-taka che li aveva fatti grande questa volta non è servito ad Iniesta&co. a vivere da protagonista la massima manifestazione calcistica mondiale. La Spagna esce a testa bassa dal Maracanà, consapevole che questa eliminazione entrerà nella storia, in negativo, dei mondiali e segnerà la fine di un ciclo.

Gianfranco Collaro