Brasile 2014. Si chiude il Gruppo F, Argentina e Nigeria approdano agli ottavi

Si sono giocate alle ore 13.00( 18 ora italiana ndr) le due partite che chiudono il terzo ed ultimo turno del Raggruppamento F dei Mondiali di Brasile 2014.

Nigeria-Argentina si affrontano all’Estadio Beira-Rio di Porto Alegre. L’Albiceleste cerca la vittoria che le darebbe il primato nel girone.Gli africani devono vincere, sperando nella sconfitta dell’Iran, per staccare il pass per gli ottavi. Pronti, via! E l’Albiceleste è subito in vantaggio grazie al solito Messi, che al 3′ minuto di gioco sfrutta una corta respinta di Enyeama ed insacca per il vantaggio. L Super Aquile non ci stann e trovarno dubito il pareggio al 5′ minuto con Musa che si accentra e trafigge Romero con un destro preciso. I sudamericani reagiscono al pareggio e vanno vicini alla marcatura con Higuain, che trova però solo l’esterno della rete. Gli africani tentano la reazione senza, però, riuscire a rendersi particolarmente pericolosi. Dopo il botta e risposta iniziale, i ritmi si abbassano, con l’Albiceleste che si affida alle giocate di Di Maria per mettere in difficoltà la retroguardia africana. La Nigeria lotta bene ma è l’Argentina a fare gioco, le azioni più pericolose sono quelle che si sviluppano sull’asse Di Maria-Messi, che sfiora il vantaggio al 25′ minuto. Un ispiratissimo Di Maria sfiora il vantaggio con una gran conclusione dalla distanza, bravo Enyeama a deviare in angolo. L’Albiceleste vuole i tre punti e va nuovamente vicina al 2-1 con Messi che ci prova con un calcio di punizione dal limite Enyeama nega il gol alla Pulga togliendo il pallone dal sette. Raddoppio rimandato solo di qualche minuto. Stessi attori, stessa situazione, risultato diverso. Questa volta il fuoriclasse del Barcellona indovina l’angolo giusto e porta i sudamericani sul 2-1. L’arbitro manda tutti negli spogliatoi dopo 2 minuti di recupero.

Scoppiettante l’inizio della ripresa con la Nigeria che trova subito il pareggio ancora con Musa, che al 47′ riceve palla da Emenike e batte Romero sul primo palo. Le Super Aquile non hanno neanche il tempo di godersi il pareggio che Rojo, su gli sviluppi di un calcio d’angolo trova la rete del 3-2. Argentina ancora avanti. L’ingresso di Lavezzi (entrato al posto dell’infortunato Aguero al 38′) da imprevedibilità all’attacco argentino. El Pocho è vivace, punta l’uomo e guadagna calci di punizione (facendo anche ammonire un paio di avversari ndr). Complice la sconfitta dell’Iran, la Nigeria sembra accontentarsi del risultato. L’Argentina sembra voler dilagare e sfiora il poker in un paio di occasioni. Le Super Aquile si rendono pericolose con un paio di ripartenze grazie, soprattutto al solito Musa, con la difesa argentina che chiude bene. L’Albiceleste fa valere la sua maggiore proprietà di palleggio e si affaccia pericolosamente dalle parti di Enyeama, che risponde sempre presente. Oramai qualificate, le due formazioni attendono solo il fischio finale di Rizzoli, che arriva dopo 4′ minuti di recupero.

Obbiettivo qualificazione centrato, dunque, per entrambe le formazioni, che approdano così, agli ottavi di finale.

Nell’altra sfida, giocata allo Stadio Fonte Nova di El Salvador, si affrontano Bosnia-Erzegovina ed Iran. Pjanic e compagni (già eliminati ndr) voglio salutare la competizione con la prima storica vittoria ad un Campionato del Mondo. Gli iraniani, da parte loro, cercano la vittoria nella speranza che l’Argentina batta gli africani della Nigeria, per staccare il biglietto per gli ottavi di finale. Arbitra il Signor Velasco Carballo della Federazione spagnola. La partita è inizialmente un po’ bloccata. La Bosnia è più squadra e si fa valere di più sul piano del palleggio. L’Iran si chiude e riparte e va vicina al vantaggio al 15′ con Sadeqi, il cui tiro-cross viene respinto da Bergovic. La Bosnia, gioca meglio e trova il vantaggio con Dzeko al 23′, il bomber del Manchester City, lanciato da Pjanic, dribbla un avversario e deposita in rete con un preciso tiro di destro su cui nulla può Haghighi. L’Iran, colpito duramente, reagisce e va vicino al pareggio con Shojaei che colpisce in pieno la traversa, con un bel destro dal limite dell’area a Bergovic battuto. Il Tim Mell√¨ gioca bene ma non conclude in porta, i Dragoni si affidano all’estro di Pjanic e Dzeco per impensierire la retroguardia avversaria. Al 38′ Sadeqi libera e crossa al centro, Hajsafi non riesce a concludere. Finisce il primo tempo col risultato di 1-0 per la Bosnia, dopo 3 minuti di recupero.

Il secondo tempo si apre come si era concluso il primo. Dragoni pericolosi con Pjanic che non inquadra lo specchio. L’Iran è l’ombra della squadra vistasi nelle prime due uscita e si spegne col passare dei minuti, la Bosnia prende il comando delle operazioni. I Dragoni dominano ed, al 59′, trovano il raddoppio con il romanista Pjanic che scatta sul filo del fuorigioco e raddoppia.

Da questo momento in poi è monologo Serbia, che sfiora il tris in più di un’occasione, il Tim Melli non riesce a ritrovarsi. Si gioca praticamente ad una porta sola. Gli asiatici cercano di chiudersi e ripartire ma sono lenti e non riescono ad imbastire nessuna azione degna di nota. Improvvisa fiammata iraniana che, all’82’, accorcia le distanze con Ghoochannejhad che, in sospetta posizione di offside, deposita in rete a porta sguarnita. Ma oggi sembra essere la giornata del botta e risposta. Non passano, infatti, nemmeno 60 secondi che i Dragoni trovano la terza rete con Vrsajevic, che realizza la sua prima rete in Nazionale. Non succede più nulla fino al fischio finale.

Per entrambe le formazioni è ora di rientrare a casa. La Bosnia saluta il suo primo Mondiale con una vittoria e tre punti all’attivo. Dopo aver disputato una buona partita contro la Nigeria, oggi l’Iran è, invece, apparso spento, senza idee, incapace di contrastare l’incedere dei Dragoni.

 

Giovanni Tafuto