Brasile 2014. Germania-Portogallo 4-0. Hattrick di Muller, la Mannschaft umilia i lusitani

 

Strepitosa vittoria della Germania, orfana di Reus, impegnata nel girone G del Mondiale, contro il Portogallo del Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, che nei giorni antecedenti alla gara aveva destato qualche apprensione di troppo per il popolo lusitano, viste le sue scarse condizioni fisiche dovute ad un infortunio.

All’Arena di Fonte Nova di Salvador da Bahia, CR7 scende in campo anche se però non si è al centro della scena, perchè i riflettori sono tutti puntati sui tedeschi, che nei primi dieci minuti riescono a portarsi in vantaggio con un rigore realizzato da Muller e procurato da Gotze. I lusitani cercando di riportasi sulla parità, ma prima perdono Hugo Almeida per una botta in uno scontro di gioco (al suo posto Eder, ndr) e poi subiscono la rete del raddoppio tedesco con Hummels, che segna su una palla inattiva. Sugli spalti presente anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel, che sul 2-0 scatta in piedi ad applaudire la Mannschaft. Sotto di due reti il Portogallo è troppo sprecone ed iniziano a saltare i nervi, a farne subito le spese è Pepe. Il difensore del Real Madrid rifila una manata sul volto di Muller e il direttore di gara lo manda sotto la doccia anzitempo. Con l’uomo in più la Germania ha vita facile e allo scadere del primo tempo, Muller porta il risultato sul 3-0, realizzando la sua doppietta. Il primo tempo si chiude con il netto dominio dei tedeschi sui lusitani, lenti e distratti.

Quando il gioco riprende la gara ormai è già segnata dal primo tempo. Il Portogallo cerca riemergere senza però rischiare di subire una goleada. Non è della stessa idea la Germania che incalza il ritmo non curante della vittoria ormai in ghiacchio. Al 78′ hattrick di Muller che incrementa ulteriormente il vantaggio, realizzando la sua personale tripletta che suggella una grande prestazione del numero 13 tedesco. Il match finisce con questo risultato, vale a dire 4-0 per la Germania che non poteva iniziare meglio un Mondiale, battendo con un largo margine il Portogallo.

Gianfranco Collaro