Questa sera alle 18.00 (0.00 ora italiana ndr) all’Arena Pantanal di Cuiaba è andata in scena la seconda partita del gruppo B dei Mondiali di calcio Brasile 2014 tra Cile ed Australia. In entrambi gli schieramenti, tante conoscenze del calcio italiano come, ad esempio, Mark Bresciano per quanto riguarda l’Australia e Vidal (recuperato in extremis ndr), Isla, Sanchez e Vargas per il Cile. Le due squadre si schierano in modo speculare, entrambe col 4-4-2. Si gioca agli ordini del signor Noumandiez Doue della Costa d’Avorio.
L’inzio dell’incontro è tutto di marca Roja con i Canguri che cercano per lo più la ripartenza in contropiede. Nei primi dieci minuti la partita è un po’ bloccata, con i cileni che attendono la giocata giusta da Vidal o Sanchez. Tale giocata arriva al 12′ quando proprio El Nino Maraviglia, raccogliendo una sponda in area di rigore, insacca con un preciso piatto destro che si insacca alla sinistra di Ryan.
L’Australia non ha nemmeno il tempo di riorganizzarsi che i sudamericani trovano il raddoppio. Al 13′ Isla recupera un pallone sulla fascia e lo appoggia sulla tre quarti a Sanchez che si libera di un’avversario e con un filtrante, al limite dell’area di rigore, pesca un liberissimo Valdivia il quale lascia partire un bolide che si insacca all’incrocio dei pali.
I Canguri sembrano in totale balia del palleggio della Roja, che fa valere il suo maggior tasso tecnico. Tutto sembra facile per i sudamericani che dominano completamente gli avversari. Intorno alla mezz’ora di gioco, però, gli australiani iniziano a giocare in modo meno contratto ed il Cile arretra un po’ il suo raggio d’azione. Al minuto numero 35′ Franjic recupera una palla sulla sinistra e mette in mezzo un bel pallone sul quale si avventa Cahill, che di testa fa 2-1. Da questo momento in poi l’Australia, trascinata dallo stesso Cahill (centrocampista che in nazionale fa la prima punta ndr) e da un inesauribile Leckie, mette in seria difficoltà gli avversari. Claudio Bravo, portiere del Cile, deve superarsi con un grande intervento su Cahill per evitare il pari. La manovra sudamericana diventa lenta, e gli avversari riescono sempre a recuperare la posizione. Il primo tempo si conclude (con i Canguri all’attacco ndr) dopo un minuto di recupero.
Nel secondo tempo la musica non sembra cambiare, l’Australia macina gioco, il Cile cerca di trovare uno spiraglio per colpire. Al 50′ Oar si libera sulla destra e mette in mezzo un pallone velenoso con Cahill che di testa spedisce al lato. Al 53′ il guardalinee annulla (giustamente ndr) il gol del 2-2 a Cahill che si era ben liberato al centro dell’area di rigore. Al 55′ è ancora l’Australia a rendersi pericolosa con Claudio Bravo che compie un miracolo su un tiro a botta sicura di Bresciano, il pareggio sembra essere nell’aria, ma il Cile prova a reagire ed al 61′ per poco non trova il gol del 3-1: Edu Vargas si libera bene in area e raccoglie una splendida imbeccata di Sanchez, superando il portiere in uscita con un tocco di punta, ma Wilkinson salva sulla linea in scivolata.
Al 68′ c’è la sostituzione che sarà, poi, determinante per la Roja, Sampaoli manda, infatti, in campo Jean Beausejour al posto di uno stanchissimo Valdivia, sarà proprio l’esterno sinistro che al 92′ regalerà il 3-1 e la vittoria finale ai Socceroos, con un preciso diagonale di sinistro che va a depositarsi nell’angolino basso alla sinistra di Ryan, facendo calare definitivamente il sipario sull’Arena Pantanal. Il signor Doue dopo 4 minuti di recupero manda le squadre negli spogliatoi.
Il Cile vince, cos√¨, una partita forse troppo sofferta rispetto a quelle che erano le attese alla vigilia, raggiungendo in testa al raggruppamento l’Olanda, che nella partita delle 21.45 (ora italiana ndr) aveva strapazzato per 5-1 i campioni del mondo uscenti della Spagna.
Per l’Australia (che tra le partecipanti alla fase finale è quella che occupa l’ultimo posto del ranking mondiale ndr) resta la bella prestazione e la capacità di aver buttato il cuore oltre l’ostacolo.
Giovanni Tafuto