Dopo due settimane di stop, torna a parlare Rafa Benitez e lo fa in conferenza stampa, alla vigilia dell’anticipo di campionato di domani sera, al San Paolo, tra il suo Napoli e l’Atalanta. Tre giorni dopo arriverà anche il Dortmund a Fuorigrotta per l’esordio in Champions League, ma Benitez ha ben chiare le gerarchie, testa e cuore prima all’Atalanta: “Devo essere coerente con quello che ho detto. La prossima gara è sempre quella più importante. Con l’Atalanta è la più importante e la Champions verrà dopo. La squadra ha questa rosa e tutti saranno importanti. Se dobbiamo usare giocatori diversi non è turnover, io sono coerente”.
Atalanta, Borussia Dortmund e Milan. Tre sfide che delineeranno il ruolo del Napoli in questa stagione: “Si vince alla fine del campionato, non dopo tre mesi o dieci partite. La squadra se vince è più facile perchè c’è fiducia, ma noi lavoriamo e vedremo tra dieci partite dove saremo. Siamo al vertice, ma non cambia nulla e dovremo comunque lavorare fino alla fine. Non cambia nulla”.
Inter-Juve? Nessun pronostico per Benitez che pensa solo al Napoli: “Io penso alla mia partita. Mi concentro su di noi, poi dopo la partita vedremo cosa avranno fatto. Certo, qualcuno mi informerà, ma per noi non cambia nulla”.
Impiego di tutta la rosa per essere competitivi su tutti i fronti: “Devo essere coerente con la mia idea. Io farò giocare chi ha giocato di meno in alcune gare, se vinciamo tutto bene, se perdiamo invece molti diranno che abbiamo perso punti. Se vogliamo competere su tre competizioni dobbiamo usare la rosa. Higuain ad esempio non lo abbiamo doppio, ma lui gioca se sta bene, se un altro sta meglio giocherà lui. Per me il nome non fa differenza”.
Contro l’Atalanta, tra Champions e ritorno dei nazionali, qualche cambio ci sarà: “Chi fa bene non è detto che giocherà la gara seguente, ma deve comunque allenarsi e dimostrare. Abbiamo tanti nazionali, aspetterò, ma si deve cambiare altrimenti non arriviamo all’ultimo mese per lottare per qualcosa di importante”.
In città i tifosi sognano il terzo scudetto: “Ho sentito varie volte discorsi se io ho paura o meno di nominare lo scudetto. Bisogna capire che non si vince questa settimana o la prossima, ma alla fine. Dobbiamo lavorare e se non andranno bene le cose lo faremo ancora di più. Non abbiamo paura di essere al vertice e sempre sarà cos√¨. Se ripetiamo le cose in allenamento bene possiamo vincere contro chiunque”.
Benitez parla anche delle condizioni di Hamsik e dell’inserimento di Zapata: “Quando i giocatori arrivano dopo gli impegni delle nazionali fanno un allenamento meno intenso, Marek ha fatto una sessione normale, con la palla, quindi con meno intensità. Ora vediamo nel secondo se qualcuno ha un problema. Sono tutti a posto, compreso Marek. Per Zapata sono sorpreso perchè lui ha capito velocemente le prime cose come macchina, telefono, casa ed è integrato parlando spagnolo con me ed i compagni. Deve lavorare fisicamente perchè nell’ultimo periodo tra Inghilterra, Argentina, Colombia e vari spostamenti ha perso un po’ di condizione”.
A Verona due grossolani errori difensivi, da non ripetere domani sera: “Chiaramente due distrazioni, ma l’importante è la fase difensiva. Abbiamo lavorato sia in attacco con quelli che sono rimasti, ma anche in difesa con Cannavaro, Britos, Mesto e gli altri. Loro però non devono avere paura, non è che si ha paura di far un errore perchè poi non si gioca la prossima gara. Per me non è cos√¨”.
Chiosa finale dedicata proprio all’avversario di domani sera, l’Atalanta di Colantuono: “Noi dobbiamo fare quello che proviamo in allenamento. In Italia cambiano modulo ogni dieci minuti, ma non è un problema per me. E’ una squadra d’esperienza, in difesa hanno grande esperienza e davanti con tre punte possono fare male ma non faccio nomi particolari perchè l’importante è la nostra squadra”.