Rafa Benitez, tecnico del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista all’emittente radiofonica Cadena Ser. Per lo spagnolo si tratta della seconda parentesi italiana, dopo quella infelice all’Inter: Con l’italiano non ho problemi, è importante essere pratici con le lingue quando si hanno a disposizione tanti giocatori di nazionalità diversa. Il presidente, qui a Napoli, sta facendo un grande sforzo economico, questa è una squadra importante che se farà bene, valorizzerà anche l’allenatore. Abbiamo avuto la fortuna di investire i soldi scaturiti dalla cessione di Cavani per migliorare la struttura del club, la rosa ed il suo calcio. Voglio che sia chiaro che qui si rispetta l’equilibrio economico e si spende solo quello che si possiede, per evitare debiti che non col tempo ti impediscono di sopravvivere, per questo mi è piaciuto il progetto. De Laurentiis mi ha raccontato che il club non ha debiti e quello che si guadagna lo si utilizza per migliorare il club.
Dal Napoli di Maradona a quello di Benitez: A quei tempi si lottava per vincere il campionato con 14 giocatori, adesso non è più cos√¨. Il nostro obiettivo è migliorare la rosa, perch√© sia forte non solo quest’anno ma anche per il futuro, grazie a giocatori di 25/26 anni. Non ci siamo posti un obiettivo preciso, vogliamo far bene.
Liverpool e Napoli, quante similitudini: Quando arrivai a Liverpool era per loro difficile classificarsi tra i primi quattro. Riuscimmo a vincere la Champions al primo anno, in tutto conquistammo quattro titoli, tre finali, record di punti per il club. Tutto ciò supponeva un grande legame con i tifosi, forte, pieno di passione. In questo Napoli somiglia tantissimo a Liverpool.
Come a Liverpool, anche a Napoli ritrova tanti connazionali spagnoli: Aver girato l’Europa da allenatore rende più facile parlare con i giocatori e portarli nella tua nuova realtà. I calciatori spagnoli che sono arrivati non avevano tanto spazio nelle loro squadre, qui possono essere protagonisti, continuare la loro crescita. Higuain, ad esempio, è un calciatore di livello assoluto che qui ha finalmente l’opportunità di essere il più importante del gruppo.
L’arrivo di Reina ed il fattore Benitez: Reina è stata una sorpresa per noi. Stavamo cercando di prendere Julio Cesar e, all’improvviso, un agente ci ha detto che Pepe era disponibile. Si è proposto un prestito che è stato accettato immediatamente. A quel punto mi sono messo in contatto con lui, che non ne sapeva nulla. E’ una grande chance anche per lui.
Il colpo dell’estate è però legato al nome di Higuain: E’ stata una situazione speciale. Non pensavamo fosse un’opzione possibile perch√© si parlava molto dell’Arsenal. Ricordo che ne parlai con il presidente un pomeriggio e la mattina successiva mi disse che era in contatto con il Real ed avrebbe proseguito. De Laurentiis ha una grande capacità di convincimento e parlando con Higuain si è accorto che aveva la stessa nostra voglia di far bene è questo è stato decisivo.
Albiol e Callejon, tra i primi a sposare il progetto NapolI: Sono grandi professionisti che ci saranno molto utili. Prima il Napoli non aveva possibilità di comprare giocatori del Real, più calciatori di livello arrivano e più le possibilità che li seguano altri aumentano. Questi sono i giocatori di cui abbiamo bisogno. Nello specifico, loro sono due pezzi importanti del nostro ingranaggio.
Manca ancora un bomber di scorto: Abbiamo le risorse per prendere ancora un attaccante. Voglio lasciar chiaro che non abbiamo alcun interesse a comprare Coentrao o Arbeloa. Compriamo i giocatori che ci interessano, non quelli di cui non abbiamo bisogno. Proveremo a comprare un attaccante al livello di Higuain.
La giornata tipo di Rafa Benitez: Ci sono tante persone che lavorano con me, ci alziamo presto e ci alleniamo. Di sera, quando ci riposiamo, prepariamo la sessione successiva. Restiamo quasi tutto il giorno nel centro tecnico perch√© qui c’è doppia seduta d’allenamento.
La seconda parentesi inglese alla guida del Chelsea: Sono molto soddisfatto di ciò che è stato fatto al Chelsea, la maggioranza dei giocatori lo sa, ma iniziare la stagione e pianificare il tutto come preferisci è tutta un’altra storia.
Con i blues è arrivata l’Europa League: Abbiamo vinto l’unica competizione che potevamo ancora vincere a quel punto della stagione e siamo arrivati tra i primi tre in campionato. Viste le circostanze precedenti, credo sia una grandissima stagione. Ognuno poi la pensa a modo suo‚Ķ.
Benitez-Mourinho, la rivalità continua: Basta guardare le partite di Coppa ed i turni ad eliminazione diretta in cui ci siamo affrontati e si scoprirà il perch√© di questi problemi. La sconfitta, spesso, brucia. Ma sono contento qui e non voglio commentare. Ne parlo perch√© mi viene chiesto.
Chi può insidiare il dominio di Real e Bar√ßa in Spagna? Ci sono differenze economiche importanti, ma ci saranno squadre come Atletico, Valencia e Siviglia che, in base a come inizieranno la stagione, potranno restare in alto più o meno tempo. Mantenere un alto livello fino alla fine non è semplice perch√© la rosa ha grande importanza, Real e Barcellona hanno delle rose molto complete e questo a lungo andare fa la differenza.
Al Bar√ßa è arrivato Neymar: Il brasiliano sapeva dall’inizio in che squadra sarebbe finito e quindi credo che lo gestiranno bene. Sono due ottimi calciatori e si dice che i campioni possano sempre giocare insieme.
Il Real invece ha deciso di puntare su Bale: E’ un grande professionista ed un bravo ragazzo. Si trova bene al Tottenham in una squadra dove è molto unito al gruppo, ma potrebbe giocare tranquillamente in qualsiasi altra squadra.
Benitez ed il ritorno in Spagna: Come professionista devo ascoltare qualsiasi offerta interessante, che mi metta in condizione di lavorare a modo mio. Se ci fosse questa circostanza, perché no?
Chiosa finale sulla panchina della nazionale: Spero che Del Bosque resti per tanti anni ed in un futuro lontano, se ci fosse questa possibilità, non potrei rinunciarvi perch√© è un sogno allenare i migliori giocatori del tuo paese, che nel caso della Spagna sono di un grandissimo livello.