Si riaccendono i motori, almeno in termini agonistici, dato che per la verità quelli del Benevento non lo sono mai stati spenti dopo il ritiro di Roma. Ricomincia il campionato di B per il Benevento di Fabio Cannavaro, ricomincia con una sfida piena di insidie e significati.
Viaggio in terra di Calabria,senza dubbio lungo e faticoso dopo due settimane di lavoro serrato al Mancini Park Hotel di Roma. Visita in casa di una squadra, il Cosenza, in difficoltà e con una classifica deficitaria che la vede in coda. Voglia di riscatto e motivazioni alte, mister Viali ha caricato non poco l’ambiente silano che ha intanto aggiunto un nuovo pezzo al puzzle offensivo già ottimo con Brignola e Larrivey. Poche ore fa il Cosenza ha infatti ufficializzato Alessandro Cortinovis in prestito dall’Atalanta, estroso numero 10 che a Verona non ha trovato spazio ma che a Reggio Calabria lo scorso hanno ha messo in mostra cose egregie.
Il Benevento resta incerottato, a dimostrazione di ciò i 6 elementi della Primavera convocati. Scelte quasi obbligate per una squadra che deve cambiare rotta il prima possibile,non impossibile visti gli stati di forma delle rivali meglio posizionate. Dimenticare la gara d’andata decisa da Larrivey, dimenticare soprattutto la prima metà di stagione assai deficitaria.
Il mercato va in pausa per la gara dello stadio Marulla, tutte le attenzioni concentrate sui Lupi della Sila.
Dirige Giacomo Camplone di Pescara, con lui gli assistenti Raspollini e Colarossi,quarto ufficiale Petrella. Al VAR il romano Marini con il suo AVAR Mastrodonato.
14 precedenti tra le due squadre, 3 successi Cosenza, 3 pari e 8 successi Sanniti. Primo testa a testa tra Viali e Cannavaro, nelle precedenti esperienze il tecnico campione del Mondo non ha mai perso la gara di inizio girone di ritorno.