Il recupero miracoloso di sette giorni fa contro il Bari non si ripete, implacabile El Tanke Denis al ’20 e al ’26 della seconda frazione di gara, capitalizza, non senza un’incertezza dell’estremo difensore dei lupi nel primo caso e in un infortunio di un compagno nella seconda occasione, le uniche vere occasioni di tutta la gara.
Partita di categoria superiore, di altri tempi e destinataria di altri palcoscenici quella tra Avellino e Reggina è sicuramente il big match della dodicesima di lega pro, girone C. Alla mezz’ora riequilibra parzialmente le sorti dell’incontro con uno stacco poderoso nel cielo del Partenio Lombardi, il redivivo Charpentier, ormai marcatore fisso dell’era Capuano. Squadra ben quadrata e messa in campo, gli amaranto dello stretto, che veleggia sulla vetta del campionato, forte della quadra che mister Toscano ha saputo imprimere fin dall’avvio di stagione. Di contro i lupi assatanati di mister Capuano, infoltiti dalla linea verde, hanno tenuto testa e per nulla demerito rispetto ai più quotati avversari, sfiorando persino l’idea del pareggio al ’35 del secondo tempo grazie a un capolavoro balistico di sinistro del subentrato Rossetti, classe 99.
Certo ai punti un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma il calcio si sa può essere crudele e implacabile. Il ciclo terribile delle tre partite in sette giorni si conclude e per quanto difficile, insidioso e imprevedibile non tutte le domeniche l’avversario di turno si chiamerà Bari, Ternana e Reggina. Bravi i lupi!
Dal nostro inviato al Partenio-Lombardi
Andrea Liguori