Archiviata la sconfitta contro il Crotone, nella giornata di ieri l’ Avellino ha ripreso la preparazione in vista della gara di sabato prossimo, quando al Partenio arriverà il Cesena di Pierpaolo Bisoli. All’allenamento di ieri non hanno preso parte Bittante ed Izzo, impegnati con la Nazionale B Italia, mentre Terracciano, Abero e Fabbro hanno continuato il programma di terapie per tornare a disposizione di Mister Rastelli. Intanto, in un’intervista concessa a Il Mattino, l’indimenticato portiere dei Lupi Ottorino Piotti ha commentato il buon inizio di stagione della squadra irpina: L’Avellino è, senza ombra di dubbio, la rivelazione di questo campionato. I numeri parlano chiaro, e se squadre come Siena, Spezia e Novara si ritrovano alle spalle dei biancoverdi, qualcosa vorrà pur dire. E’ chiaro però che, se da un lato fa bene l’allenatore a tener presente l’obiettivo minimo, dall’altro la società debba cominciare sin da adesso a ragionare su quali siano le sue reali intenzioni. Proprio per questo sarà molto importante il mercato di gennaio. Certamente la dirigenza sa come e dove intervenire per individuare quegli elementi in grado di apportare un valore aggiunto a un gruppo che merita di essere salvaguardato. Piotti ha anche parlato delle analogie tra quest’Avellino ed il suo, che nella stagione 1977/78 ottenna la prima, storica, promozione in Serie A: Questa squadra assomiglia molto a quella che 35 anni fa approdò in massima serie. Eravamo reduci da una stagione tribolata, in cui ci salvammo solo all’ultima giornata, e anche noi, come Castaldo e compagni, partimmo senza alcun favore del pronostico. Eppure alla fine ci ritrovammo in A .
Avellino. Piotti: Molte analogie tra questa squadra e la mia
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